La finale di Copa America 2015 ha il primo invitato: è il Cile. La Roja batte a Santiago 2-1 il Perù in una gara tesissima e ricca di polemiche durante e dopo la partita.
Onore al Perù di Gareca, avversario che ha confermato di essere davvero tosto e arcigno. Il match tra cileni e Incas è stato però condizionato pesantemente dall’espulsione di Zambrano al 20’ del primo tempo: doppia ammonizione, col secondo giallo quanto meno opinabile.
Di fronte però la Blanquirroja si è trovata un Edu Vargas in condizione eccezionale: due reti per l’ex attaccante del Napoli – 5 in totale contro il Perù, che lo fanno diventare il capocannoniere momentaneo della Copa America.
Una serata di grazia, che forse costringerà i partenopei, ancora detentori del suo cartellino, a rivedere i loro piani per la prossima stagione, dopo averlo mandato in giro per il mondo: tre prestiti per Vargas, divisi tra Gremio, Valencia e QPR.
In realtà il Cile ci ha messo un po’ per mettersi in moto, irretito dalla solita partita fantasiosa del “culebra” Carrillo e innervosito soprattutto nei primi minuti: un contrasto e uno screzio tra Zambrano e Vidal, col Guerriero non ancora ripresosi da tutte le polemiche post-incidente e col peruviano che si becca un giallo – niente per lo juventino che l’aveva schiaffeggiato – che sarà pesantissimo.
Poi l’episodio che tronca di botto l’equilibrio: Zambrano rinvia lungo e il suo piede finisce sui reni di Aranguiz; il venezuelano Argote ci mette poco ad estrarre il secondo giallo e cambiare il corso di una partita che aveva visto il Perù andare pure vicinissimo al gol, con il colpo di testa di Farfan su un’invenzione dalla fascia del Barbaro Guerrero.
Gareca sacrifica Cueva e cerca di coprirsi, ma il gol cileno arriva comunque anche se in modo un po’ pasticciato, e in sospetto di fuorigioco: Sanchez serve dentro Aranguiz che cicca il pallone, palo e sulla ribattuta Edu Vargas – in sospetto offside sul primo lancio – si attorciglia e fa tap-in.
Nella ripresa Sampaoli cerca di gestirla inserendo Pizarro, ma non ha fatto i conti con l’orgoglio peruviano, spinto allo stremo dal trascinatore Guerrero e dal duo Advincula-Carrillo: cross del terzino, Medel nel tentativo di anticipare El Culebra devia nella propria porta e regala il meritato pari al Perù.
Ma questa è la serata di Edu Vargas. Quattro minuti dopo il cileno si inventa il gol forse della vita: bolide di collo destro da 30 metri, pallone leggermente deviato da un difensore e Gallese nettamente sorpreso dalla traiettoria che si infila alla sua destra.
Il Perù esaurisce le sue energie, e ogni reazione è vana. Il Cile fa melina e alla fine conquista l’agognata finale che un intero Paese desiderava da tempo. Ora si attende l’esito del confronto di stasera: Argentina-Paraguay all’1.30.