Presentazione a Casa Milan per il nuovo allenatore dei rossoneri Sinisa Mihajlovic; a fare gli onori di casa il presidente Berlusconi. L’obiettivo dichiarato è tornare in Champions.
Comincia finalmente oggi, tra l’altro giorno di raduno per la squadra meneghina, l’avventura milanista del tecnico serbo, già sulle panchine di Catania, Fiorentina e Sampdoria, che è in attesa di conoscere anche gli ultimi due arrivati: Carlos Bacca e Luiz Adriano.
Intermezzato con il presidente, che ha avuto modo di parlare anche di Ibrahimovic – «resta un immenso giocatore, se venisse saremmo felici» – Miha ha subito messo le mani avanti, scongiurando il rischio di “interferenze” nella formazione col presidente Berlusconi, giunto al 30esimo anno alla guida del Diavolo.
«Abbiamo un modulo di base dal quale partiremo (il 4-3-1-2). Abbiamo tanti giocatori offensivi di qualità. Possiamo provare a far giocare El Shaarawy a centrocampo, come mezzala: ho già parlato col ragazzo. Cerci è duttile, Bonaventura può ricoprire più ruoli».
Due parole poi sul proprio passato e sull’ambizione per il prossimo futuro: «Ci sono stati allenatori incredibili e super vincenti. Io non ho una storia rossonera. Posso convincere i tifosi con il mio lavoro, non ho ancora senso di appartenenza.
Posso però raccontare ai miei giocatori che quando giocavo contro il Milan provavo paura e rispetto. Il nostro stadio deve tornare ad essere un fortino, gli avversari devono aver paura di noi».
Tra le altre cose Miha ha ovviamente ringraziato il duo Berlusconi-Galliani che lo hanno scelto come guida tecnica per il rilancio del Milan, che dopo lo scudetto del 2011 è caduto in una spaventosa involuzione: «Organizzazione, ambiente, l’ambizione: tutto qui ti fa capire che il Milan è un top club mondiale. Ringrazio il presidente Berlusconi e Galliani per avermi scelto: è un motivo di orgoglio.»
«Ancora più stimolante arrivarci da ex avversario. Veniamo da un paio di stagioni difficili ma ci sono tutti i presupposti per tornare a far felice i tifosi. Abbiamo preso tre giocatori considerati prime scelte: stiamo facendo una grande campagna acquisti. Non c’è in Italia un progetto più ambizioso di questo: qui si pensa in grande. In campo il nome va protetto e difeso».
Sul mercato il presidente rossonero non ha escluso nuovi innesti e nuove partenze, ma può essere senz’altro soddisfatto dopo l’acquisto delle due pedine che rinforzeranno l’attacco: «la rosa a disposizione di Sinisa è completa e competitiva, dobbiamo sfoltirla un po’ ma siamo ad un buon punto di partenza. Ho visto i tempi di applicazioni al lavoro di Sinisa: starà a Milanello dal mattino presto alla sera tardi. Bisogna lavorare tanto, più dei competitor, per arrivare in alto».
Il presidente non ha dubbi: l’obiettivo immediato e dichiarato per la prossima stagione è tornare in Champions League: «Mihajlovic ha tutte le caratteristiche per riportare il Milan ai livelli che gli spettano. Il calcio ha dei cicli, ma il nostro imperativo categorico è tornare in Champions League».
I tifosi ci sperano tanto.