L’Italia del volley torna a urlare, e lo fa proprio nell’ultimo match del girone eliminatorio di World League. Gli azzurri di Berruto sconfiggono 3-2 il Brasile: un’altra impresa.
Dopo il trionfo al Foro Italico e le due successive battute d’arresto – a Firenze e a Cuiabà – Travica e compagni riscattano prontamente la brutta sconfitta di ieri e regolano i vicecampioni del Mondo dopo una gara interminabile, durata addirittura 160’ e condotta fino a un tie-break giocato punto a punto.
Finisce come detto 3-2 (21-25; 29-27; 21-25; 25-19; 21-19). Una bella iniezione di fiducia, in vista della Final Six in programma tra dieci giorni, dal 15 al 19 luglio, al Maracanazinho di Rio de Janeiro.
Appena 24 ore fa l’Italia veniva umiliata dai verdeoro; nel giro di un giorno è cambiato praticamente tutto: gioco intraprendente e pimpante, qualche errore ma niente di grave – bene anche a servizio, l’Italia si è ritrovata soprattutto a muro e in attacco.
Benissimo anche l’atteggiamento psicologico: i ragazzi di Berruto infatti hanno tenuto testa ai brasiliani nei due momenti topici dell’incontro, sia quando i carioca hanno annullato 4 palle set consecutive nel secondo parziale e quando al tie-break si sono ritrovati per un paio di volte in vantaggio e col potere di chiuderla.
Si è rivisto dopo gli esami di Maturità il baby Simone Giannelli. Il palleggiatore ha rilevato un opaco Travica sull’1-1 e gli effetti si sono visti in campo, con una manovra di gioco molto più fluida.
Peccato che, dopo il forfait di Birarelli per problemi alla schiena, Berruto abbia dovuto fronteggiare pure l’infortunio di Pippo Lanza – distorsione alla caviglia durante il quarto parziale. Si spera che non sia nulla di grave.
Ancora male Luca Vettori, sostituito da un Giulio Sabbi ancora ottimale in attacco (70% e 19 punti all’attivo); bene anche Mengozzi nel lavoro sottorete e nei primi tempi (15 punti, 4 muri). Zaytsev sta tornando man mano alla forma migliore: 15 punti e tra i migliore dell’incontro.
Il migliore però resta probabilmente lui, Massimo Colaci, il libero di gomma che arriva dappertutto e autore di alcuni funambolici salvataggi sui feroci attacchi della squadra di Bernardinho.
Buona prova di Anzani, benissimo anche Antonov che – subentrato a Lanza – ha firmato un paio di punti importanti nel tie-break prima di piazzare il sigillo finale e far levare l’urlo azzurro in mezzo alla torcida verdeoro di Cuiabà.