Una finale anticipata ed uno scontro tra due assolute outsider: è ciò che è uscito fuori dai quarti di finale femminili che si sono giocati quest’oggi sull’erba dell’All England Lawn Tennis Club di Wimbledon.
Le prime a contendersi un posto in finale saranno Serena Williams e Maria Sharapova. Un vero peccato che le due maggiori giocatrici siano chiamate a confrontarsi in questo momento, con una delle due che necessariamente dovrà dire addio alla possibilità di aggiudicarsi il trofeo: sono le due maggiori giocatrici del circuito e anche quest’oggi lo hanno dimostrato.
Una caparbia Coco Vandeweghe ci ha provato a mettere in difficoltà Masha, ma l’atleta russa, che a Wimbledon ha trionfato nel lontano 2004, è riuscita ad imporsi in tre set col punteggio di 63 67 (3) 62. Poteva già chiudere i conti nel secondo parziale, perso dopo aver sciupato un vantaggio di 5-3, ma il sangue freddo, che tante volte le è mancato, le ha permesso di avere la meglio.
Viktoria Azarenka è stata invece la vittima della numero uno al mondo, che si è imposta in tre set con lo score di 36 62 63. Troppo forte l’americana per una bielorussa ancora non al top: fa piacere vederla, però, tornare ad esprimersi a buoni livelli dopo diversi momenti difficili. Per il momento, però, Serena è di un’altra categoria.
La semifinale della parte bassa sarà tra Garbine Muguruza e Agnieska Radwanska. La ventunenne spagnola di origini venezuelane, alla prima semifinale in un Major dopo i quarti raggiunti un mese fa al Rolland Garros, ha fermato la corsa della svizzera Timea Bacsinszky, battuta col punteggio di 75 63.
La polacca, invece, è riuscita a piegare le resistenze della terza statunitense rimasta in tabellone, Madison Keys: tre set e 76 (3) 36 63 il punteggio finale in favore della ventiseienne europea, che a Wimbledon fu già finalista nel 2012, quando si arrese a Serena Williams.