Etixx-QuickStep protagonista nel bene e nel male nella sesta tappa del Tour de France 2015. Mentre Zdenek Stybar taglia in solitaria il traguardo grazie ad un colpo da finisseur nell’ultimo chilometro, il suo compagno di squadra, la maglia gialla Tony Martin, finisce a terra trascinando anche Vincenzo Nibali: nulla di grave per il campione italiano, probabile frattura della clavicola per il tedesco.
Una giornata, la Abbeville – Le Havre, di 191.5 km, che procede tranquilla sin dalle fasi iniziali. Tre corridori in fuga: Pierrig Quemeneur (Europcar), Kenneth Vanbilsen (Cofidis) e Daniel Teklehaymanot (MTN – Qhubeka). Gloria per il francese, all’ennesimo tentativo in quest’inizio di Grande Boucle – a fine giornata sarà premiato come supercombattivo – e per l’eritreo, che transita per primo sui tre GPM di quarta categoria posti lungo il percorso, conquistando anche la maglia a pois.
I tre arrivano ad un vantaggio massimo di oltre 12 minuti, ma Giant-Alpecin e Lotto Soudal in testa guidano il gruppo all’inseguimento, che viene completato a poco più di dieci chilometri all’arrivo.
In prossimità dell’ultimo chilometro, mentre ci si appresta a prepararsi per il rush finale, nella parte alta del gruppo Tony Martin, sulla sinistra della carreggiata stradale, finisce a terra, buttando giù, per un effetto domino, anche altri corridori, tra cui Vincenzo Nibali (Astana), che si vede travolto da diverse biciclette. Il siciliano riesce a rialzarsi e a ripartire, tagliando con calma il traguardo: per lui apparentemente nessun problema. Non è così per la maglia gialla, che appare impossibilitata a muovere la spalla sinistra e viene scortato fino sul traguardo da tre suoi compagni, tra cui il campione del mondo Michal Kwiatkowski.
E mentre tutto ciò avviene, un altro rappresentante dello squadrone tedesco, Zdenek Stybar, parte ai 500 metri e lascia tutti sul posto. Nessuno è in grado di stare dietro all’ex ciclocrossista, che può così festeggiare la vittoria. Ancora una volta secondo è Peter Sagan (Tinkoff-Saxo), terzo è John Degenkolb (Giant-Alpecin). Il migliore degli italiani è Davide Cimolai (Lampre-Merida), ottavo. Caduta ultimo chilometro e vittoria di Stybar potrete vederli nel video in basso.
Non cambia la classifica generale perché la caduta avviene entro i tre chilometri, dunque i ritardi vengono neutralizzati.
Ordine d’arrivo 6^ tappa: 1. STYBAR Zdenek ETIXX-QUICK STEP 04h 53′ 46” 2. SAGAN Peter TINKOFF-SAXO + 00′ 02” 3. COQUARD Bryan TEAM EUROPCAR + 00′ 02” 4. DEGENKOLB John TEAM GIANT-ALPECIN + 00′ 02” 5. VAN AVERMAET Greg BMC RACING TEAM + 00′ 02” 6. GALLOPIN Tony LOTTO-SOUDAL + 00′ 02” 7. BOASSON HAGEN Edvald MTN-QHUBEKA + 00′ 02” 8. CIMOLAI Davide LAMPRE – MERIDA + 00′ 02” 9. SIMON Julien COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS + 00′ 02” 10. IZAGIRRE INSAUSTI Gorka MOVISTAR TEAM + 00′ 02”
Classifica generale: 1 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step 22:13:24 2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 00:00:12 3 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 00:00:25 4 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 00:00:27 5 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 00:00:38 6 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 00:00:40 7 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 00:00:46 8 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 00:00:48 9 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step 00:01:04 10 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 00:01:15
“E’ una sensazione fantastica vincere una tappa al Tour de France, probabilmente dello stesso prestigio della vittoria al campionato del mondo di ciclocross”, rivela Zdenek Stybar, che parla di “sentimenti contrastanti” per via della caduta del suo compagno Tony Martin – congratulatosi con lui, dopo averlo invitato a “godersi il momento” – avvenuta mentre lo stesso ceco si apprestava a tagliare il traguardo da vincitore.
“Sono caduto a 400 metri dal traguardo, anche se non ho capito il motivo di questa sbandata”, osserva Vincenzo Nibali, che inizialmente credeva che fosse stato Chris Froome a venirgli addosso (incomprensione subito chiarita tra i due).
Chi può gioire è l’attuale detentore della maglia a pois Daniel Teklehaymanot, primo africano a vestire il simbolo di leader dei GPM: “Sono davvero contento, non riesco a crederci. La maglia a pois è sempre stata il mio sogno sin da piccolo”.
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