Come benzina sul fuoco. E carte alla mano. Anche il Cagliari irrompe sull’ultima vicenda calcioscommesse che sta sconvolgendo la Serie A: chiesto il rinvio dei calendari.
Dopo le ultime rivelazioni sulla Serie B – che hanno spinto la Lega cadetta a rinviare l’inizio del campionato dal 21 agosto al 5 settembre – anche in Serie A il dibattito sui campionati si infiamma, visto il coinvolgimento di alcuni tesserati dell’Atalanta, come l’ex allenatore Stefano Colantuono, nel filone d’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse.
La società sarda, nella persona del presidente Tommaso Giulini e del vice Stefano Filucchi, tiene alta l’attenzione sulla vicenda e, in una lettera destinata alla Procura federale, ammette: «la classifica dell’ultimo campionato di Serie A… è da considerarsi sub judice».
Come a dire insomma che il Cagliari, che ha innanzitutto chiesto un incontro col procuratore federale, pur preparandosi al prossimo campionato di B è pronto comunque a inseguire la possibilità di un clamoroso ripescaggio, qualora l’evolversi delle indagini facesse emergere il coinvolgimento di altre squadre.
Il riferimento, neppure troppo velato, è all’Atalanta. Eppure nella lettera, dai toni molto prudenti e corretti, il Cagliari non parla mai né della squadra bergamasca né tantomeno dell’ex allenatore Colantuono. Nella missiva comunque la società rossoblù accenna a «ragioni fondate e rilevanti per revocare» o mettere «in dubbio la regolarità del campionato». Al centro della vicenda «ove le accuse fossero confermate, l’ipotesi di responsabilità oggettiva per illecito a carico del club», con possibili «punti di penalizzazione».
Il Cagliari Calcio chiede e pretende la massima fermezza «è necessario che la Federcalcio prenda immediati provvedimenti. Esistono infatti fondate e rilevanti ragioni per revocare o mettere in dubbio la regolarità del campionato a cui la scrivente ha preso parte».
Insomma la società dei Quattro Mori retrocessa in Serie B resta in allerta, pronta a fare ricorso nel caso in cui l’inchiesta apra altri squarci inquietanti sul calcio italiano. Un calcio sempre più ammorbato da veleni, magheggi e dispute legali.