Mosca 2015 è alle porte: dal 13 al 19 luglio, la nazionale italiana si batterà col resto del mondo per la 62^ edizione dei Campionati Mondiali di Scherma. Si tratta dell’appuntamento clou della stagione, specie in chiave Rio 2016. Dopo aver presentato la rassegna iridata, focalizziamo la nostra attenzione sui nostri atleti.
Appare scontato dire che è il fioretto la migliore arma azzurra, quella che continua a mietere continui successi, come avvenuto ai recenti Giochi Europei di Baku 2015, pur schierando le seconde linee. Tante le aspettative per il Dream Team femminile: ad Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Valentina Vezzali e Martina Batini l’onore e l’onere di farci divertire e raggiungere il massimo risultato possibile: lo scorso anno fu oro, argento e bronzo nell’individuale e oro a squadre. Gradita una riconferma.
A causa dei farraginosi regolamenti della Federazione internazionale di scherma e del Cio, il prossimo anno, a Rio 2016, non sarà assegnata la medaglia del fioretto a squadre femminile; soltanto due atlete, inoltre, saranno chiamate a volare in Brasile. L’appuntamento iridato di Kazan assume quindi una valenza ancor più importante: chi riuscirà a guadagnarsi il pass per i Giochi Olimpici in una nazione in cui la concorrenza è da sempre elevatissima? La campionessa del mondo Errigo o la campionessa olimpica ed europea Di Francisca? E Valentina Vezzali riuscirà, dall’alto del suo curriculum, ad inserirsi?
Va da sé che sarà una lotta entusiasmante, quella a cui assisteremo tra pochi giorni. I maggiori pericoli per le nostre verranno dalle atlete russe allenate dall’italiano Stefano Cerioni, oltre che dalla statunitense Lee Kiefer, dalla tunisina Ines Boubakri e dalla sudcoreana Hee Sook Jeon su tutte.
Sarà un’Italia molto giovane ma estremamente competitiva, quella del fioretto uomini. Lasciati a casa, dal ct Andrea Cipressa, Valerio Aspromonte e Andrea Baldini, si punterà sul campione europeo Daniele Garozzo (classe ’92) ed Edoardo Luperi (classe ’93), accompagnati dall’esperienza di Andrea Cassarà e da Giorgio Avola. Gli avversari più ostici sono lo statunitense Race Imboden, primo nel ranking mondiale, il cinese Ma Jianfei e l’intera squadra russa.
Imprevedibile il team di sciabola guidato da Giovanni Sirovich. La componente maschile farà a meno di Luigi Samele, leader in occasione dell’oro che i ragazzi conquistarono a Strasburgo 2014, al cui posto è stato chiamato il ventenne di belle speranze Luca Curatoli. Anche questa prova non sarà disputata a Rio 2016, per cui due soli atleti voleranno in Brasile: i maggiori indiziati saranno Aldo Montano e Diego Occhiuzzi, i veterani del gruppo, che proveranno a cogliere un risultato di prestigio. Quarto sciabolatore azzurro sarà Enrico Berrè. Ma la concorrenza non mancherà: l’ungherese Aron Szilagyi, il rumeno Tiberiu Dolniceanu (che ha clamorosamente fallito l’oro a Baku 2015), il tedesco Max Hartung, i russi Nikolaj Kovalev e Alexey Yakimenko e soprattutto il coreano Gu Bongil saranno avversari ostici.
Rossella Gregorio (bronzo agli ultimi due europei), Irene Vecchi e Ilaria Bianco sono le nostre sciabolatrici. Le favorite sono altre, in particolare Olga Kharlan e Sofya Velikaya, vincitrici delle ultime grandi competizioni disputatesi, ma le nostre, assieme anche alla statunitense Mariel Zagunis, proveranno ad essere della partita: come per gli uomini, sarà la gara a sqaudre quella che potrà regalarci qualche bel risultato.
Nota dolente della scherma italiana è la spada maschile, che in passato ci ha regalato memorabili emozioni grazie ai vari Roberto Rota o Matteo Tagliariol, per citare due nomi. ma che ora fa una gran fatica. Attualmente la squadra maschile, in virtù del ranking mondiale, sarebbe fuori dalla qualificazione per Rio 2016, dunque servirà una bella prestazione per colmare tale grave mancanza. A provarci saranno Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera ed Andrea Santarelli (gli ultimi due già in pedana a Baku 2015, senza cogliere alcuna soddisfazione). Ai recenti Campionati Europei di Montreaux la squadra ha deluso profondamente, classificandosi al dodicesimo posto nella gara a squadre: mai così male! Urge un cambio di passo, dunque. Favoriti d’obbligo, i francesi, dominatori della scena nell’ultimo decennio, seguiti a debita distanza da coreani, svizzeri e ungheresi.
Meglio va per la spada femminile, dove Rossella Fiamingo è la campionessa mondiale in carica e ha chanches di andare a podio anche in questa edizione. Dovrà vedersela con le varie Emese Szasz (Ungheria), Britta Heidemann (Germania), Violetta Koboleva (Russia) e Ana Maria Branza (Romania).
La Fiamingo e le altre ragazze scelte dal commissario tecnico Sandro Cuomo, vale a dire Mara Navarria, Bianca Del Carretto e Francesca Boscarelli (che ha sostituito la titolare Francesca Quondamcarlo) potranno far bene anche nella prova collettiva (sono attualmente al comando del ranking mondiale).
La spedizione azzurra:
Fioretto. Uomini: Andrea Cassarà, Giorgio Avola, Daniele Garozzo, Edoardo Luperi [riserva Andrea Baldini]. Donne: Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Valentina Vezzali, Martina Batini [Riserva in Italia: Alice Volpi] Spada. Uomini: Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera, Andrea Santarelli [Riserva Gabriele Cimini] Donne: Rossella Fiamingo, Bianca Del Carretto, Mara Navarria, Francesca Boscarelli [Riserva Francesca Quondamcarlo] Sciabola. Uomini: Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Enrico Berrè, Luca Curatoli [Riserva Luigi Samele]. Donne: Irene Vecchi, Ilaria Bianco, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta [Riserva Martina Petraglia]