Simon Geschke primo a Pra Loup. Questo il responso della diciassttesima tappa del Tour de France 2015, prima di quattro frazioni alpine che decideranno le sorti della Grande Boucle. Il tedesco della Giant-Alpecin concretizza una lunga fuga cominciata assieme ad altri contrattaccanti ed arriva in solitaria, distanziando Andrew Talansky, secondo, e Rigoberto Uran, terzo. Tra i big, chi paga è Alberto Contador, che a causa di una caduta cede 2 minuti.
Dopo ben cinquanta chilometri di vani tentativi, tra cui quello con all’interno Nairo Quintana (Valverde), subito chiuso dal gruppo, la fuga buona vede protagonisti ventotto uomini, tra cui Tanel Kangert (Astana), Thibaut Pinot (FDJ), Richie Porte e Nicolas Roche (Sky), Rafal Majka e Peter Sagan (Tinkoff-Saxo), Jonathan Castroviejo, José Herrada e Gorka Izagirre (Movistar), John Degenkolb e Simon Geschke (Giant-Alpecin), Adam Yates (Orica-GreenEdge), Rigoberto Uran (Etixx-Quick Step), Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), Kristjian Durasek e Rafael Valls (Lampre-Merida), Andrew Talansky e Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin), Mathias Frank (IAM Cycling) e Daniel Teklehaimanot (MTN-Qhubeka).
Già sul Col Saint–Michel ci prova Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), scortato dal suo compagno di squadra Michael Rogers e, mentre il suo tentativo finisce qualche chilometro più avanti, chi alza bandiera bianca è Tejay Van Garderen (Bmc), fermato da problemi gastrointestinali e costretto a lasciare il Tour in lacrime.
Verso il Col d’Allos, GPM più duro di giornata, decide di partire Simon Geschke, che guadagna subito un margine sul più immediato inseguitore, l’eritreo Daniel Teklehaimanot (MTN-Qhubeka), mentre il gruppo lascia definitivamente andare i battistrada, ormai prossimi ad un vantaggio di quasi dieci minuti.
Sulla salita, il forcing impresso dalla Astana di Vincenzo Nibali fa netta selezione, lasciando il drappello di poche unità. A questo punto a scattare è proprio Vincenzo Nibali, che viene chiuso da Froome, Contador, Quintana e Valverde. Severa la discesa, dove tra i fuggitivi cade Thibaut Pinot e tra il gruppo Alberto Contador, costretto a perdere terreno dagli altri.
Sulla salita verso Pra Loup, Geschke va a conquistare il meritato successo, mentre dietro è ancora battaglia, con Quintana che fa uno scatto deciso all’ultimo chilometro, portandosi dietro il solo Chris Froome. Bene comunque Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali, che si staccano soltanto nelle ultime centinaia di metri. Contador chiude a 2’15” da Froome e Quintana.
Ordine d’arrivo 17^ tappa: 1 Simon GESCHKE GER TGA 29 4:12:17 2 Andrew TALANSKY USA TCG 27 +32 3 Rigoberto URAN URAN COL EQS 28 +1:01 4 Thibaut PINOT FRA FDJ 25 +1:36 5 Mathias FRANK SUI IAM 29 +1:40 6 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 28 +2:27 7 Nicolas ROCHE IRL SKY 31 +3:02 8 Jonathan CASTROVIEJO NICOLAS ESP MOV 28 +3:04 9 Serge PAUWELS BEL MTN 32 +3:05 10 Adam YATES GBR OGE 23 +3:21 […] 18 Nairo Alexander QUINTANA ROJAS COL MOV 25 +7:16 19 Rafael VALLS FERRI ESP LAM 28 +7:16 20 Christopher FROOME GBR SKY 30 +7:16 21 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 35 +7:23 22 Vincenzo NIBALI ITA AST 31 +7:31 31 Alberto CONTADOR VELASCO ESP TCS 33 +9:33
Classifica generale: 1 Christopher FROOME GBR SKY 30 69:06:49 2 Nairo Alexander QUINTANA ROJAS COL MOV 25 +3:10 3 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 35 +4:09 4 Geraint THOMAS GBR SKY 29 +6:34 5 Alberto CONTADOR VELASCO ESP TCS 33 +6:40 6 Robert GESINK NED TLJ 29 +7:39 7 Vincenzo NIBALI ITA AST 31 +8:04 8 Mathias FRANK SUI IAM 29 +8:47 9 Bauke MOLLEMA NED TFR 29 +11:47 10 Warren BARGUIL FRA TGA 24 +13:08
“Non volevo lasciarmi sfuggire quest’occasione“, è il commento del vincitore Simon Geschke, che ha confessato di essere stato pronto ad aiutare Warren Barguil in caso di necessità, ma di avere poi avuto l’opportunità di giocarsi le sue carte. “Il morale in squadra è buono, nonostante la vittoria non sia ancora arrivata con John Degenkolb”.
Piuttosto soddisfatto, al termine della frazione, Vincenzo Nibali, che ha mostrato nuovi segnali di crescita : “Le gambe hanno risposto bene e ora dovremo guardare giorno per giorno”. Su Froome: “E’ difficile da battere, anche oggi è stato molto bravo e ha dimostrato una grande condizione”.
“Questo non è il mio Tour“, sentenzia un amareggiato Alberto Contador, che deve fare ancora una volta i conti con la sfortuna. Raccontando della scivolata in discesa, lo spagnolo spiega come avesse dovuto salire sulla bici di Peter Sagan, non della sua taglia, e di essere stato così costretto a cambiarla, ai piedi di Pra Loup, perdendo così ulteriore tempo. “Il ciclismo è questo“, conclude.
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