Le sette meraviglie del Messico. Il Tricolor vince la sua settima Gold Cup battendo 3-1 la Giamaica nella finalissima di Philadelphia.
La vittoria stavolta è inequivocabile e arriva senza le polemiche che avevano caratterizzato la nervosissima semifinale con Panama, con i due rigori concessi in pieno recupero tra tempi regolamentari ed extratime che avevano fatto imbufalire i Canaleros (arrivati terzi ieri battendo ai rigori i padroni di casa a stelle e strisce).
Dominio assoluto, quello messo in campo dal Messico di Herrera contro i Reggae Boyz incapaci di ripetere l’impresa della semifinale, quando avevano fatto fuori proprio gli USA. Il Tricolor rispetta così i favori del pronostico passando in vantaggio al 31’ del primo tempo con un gran sinistro al volo di Andres Guardado.
Il centrocampista del PSV Eindhoven è stato il vero elemento aggiunto della nazionale messicana, grazie ai due gol nella fase a gironi e anche se non soprattutto ai tre pesantissimi rigori battuti tra quarti e semifinali contro Costa Rica e Panama. Gol che gli sono valsi anche il Golden Ball Award come miglior giocatore del torneo CONCACAF.
Gara senza storia anche nella ripresa, in cui il Messico chiude agevolmente i conti: segna subito Corona (alla prima rete in nazionale) con un sinistro dal limite, favorito da un errore di Hector. Ed è sempre il centrale giamaicano, con una doppia ingenuità, a regalare a Peralta il 3-0 al 61′. Inutile il gol della bandiera dei Reggae Boyz segnato da Darren Mattocks all’80’.
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Il Messico si aggiudica dunque la Gold Cup 2015, la settima dopo l’ultimo successo di quattro anni. Il Tricolor disputerà a ottobre un playoff contro gli Stati Uniti, campioni nella scorsa edizione del 2013, per definire quale nazionale rappresenterà il centro e nord America nella Confederations Cup in Russia nel 2017. Uno spareggio ad alta intensità, tra le due squadre che da sempre dominano nel calcio nazionale del Nord e Centro America.