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Kazan 2015, fondo da favola: Ruffini oro e nozze, Furlan bronzo

Che giornata nelle acqua del Kazanka! Nel corso dell’ultima tranche dedicata al fondo al Mondiali di Kazan 2015, prima di tuffarsi in vasca, l’Italia coglie una doppietta incredibile. E’ la gara più lunga, la più massacrante, una vera maratona in acqua di quasi 5 ore a regalare una grossa soddisfazione ai colori azzurri: Simone Ruffini è medaglia d’oro e Matteo Furlan è bronzo nella 25 km.

Una cavalcata solitaria, quella del venticinquenne di Tolentino, capace di imprimere un ritmo tale agli avversari da metterli Ko. Accelerazioni improvvise, continui cambi di ritmo e gestione dello stress perfetta gli consentono di issarsi sul trono del mondo.

Una gara certamente non facile, come ovvio che sia –  il nostro portacolori non esita ad ammettere di aver rimesso due volte in acqua a causa di problemi di stomaco avvertiti sin dal mattino – ma condotta con l’abilità di un veterano. In apertura sono i rivali a sfogarsi, ma al momento giusto i nostri, assieme ad altri 3 atleti, accelerano il ritmo ed operano la vera e decisiva selezione, finché si rimane in due: Simone Ruffini e lo statunitense Alex Meyer.

Ma è l’azzurro ad avere la meglio dopo un testa a testa avvincente, lasciando al nordamericano soltanto il piazzamento d’onore. A chiudere la giornata, lo splendido bronzo di Matteo Furlan, già a podio nella 5 km al suo esordio mondiale. E poco importa se la disciplina non è inserita nel programma olimpico.

Non mi rendo ancora conto di aver conquistato il titolo mondiale – sono le sue prime parole –  Sono molto contento e voglio dedicare questa medaglia a tantissime persone, ma soprattutto alla mia fidanzata Aurora Ponselè. L’ho vista e già piangeva. Che felicità!”

Ma lo spettacolo azzurro non si conclude nelle acqua del Kazanka perché, sul podio delle premiazioni, il neocampione iridato è protagonista di un altro show. “Aurora mi vuoi sposare?” recita infatti il foglio che tiene in mano, dedicato alla compagna di lavoro Aurora Ponselé. Gioie nello sport e nella vita, dunque, con la destinataria del messaggio che, incredula, ovviamente approva e, dopo l’inno nazionale, abbraccia il suo uomo.

Proprio come una vera favola a lieto fine.

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