Scendono in vasca i big azzurri ai Campionati Mondiali di Kazan 2015 e finalmente arrivano buone notizie. Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri si qualificano per le finali dei 200 sl e degli 800 sl, destando una discreta impressione.
Soltanto sessione mattutina per il ventunenne di Carpi che, in attesa della sua gara, i 1500 sl, gareggia negli 800 sl qualificandosi per la finale con il secondo tempo assoluto. Stabilisce un 7’45”15, peggio soltanto dell’americano Connor Jaeger, 7’44”77, ma meglio di grandi stelle come Su Yang, 7’47”87, e Mack Horton, 7’47”08. Domani la finale.
Batterie nel mattino e semifinale del pomeriggio e Federica Pellegrini è tra le prime otto al mondo con il miglior crono. Se nelle eliminatorie le era bastato il sesto tempo assoluto (1’57”34) per proseguire la sua avventura nella gara in cui detiene il record del mondo (Roma 2009), al pomeriggio cambia marcia e sigla il miglior tempo complessivo (1’56”23). Un tempo non stellare, certo, ma che le permetterà di partire dalla corsia centrale e di essere ancora una delle atlete da battere.
“Era importante vincere la mia semifinale che era la più semplice – afferma la campionessa azzurra – Domani sarà una lotta, siam tutto lì. Bisognerà tirar fuori quello che non c’è!”. Tra le sue avversarie, la statunitense Katie Ledecky, che pochi minuti prima di gareggiare nei 200 sl è protagonista di un grandissimo crono sui 1500 sl.
Viene letteralmente sgretolato il precedente primato di 15’27”71 : il miglior tempo al mondo è ora 15’25”48. Per la diciassettenne americana, l’ennesimo oro di questa rassegna che ancora non è finita. Nella stessa gara, arriva al record personale Aurora Ponselé: il 16’09”57 non le basta, tuttavia, per finire nelle retrovie.
Altro record abbattuto è quello dei 50 rana, dove si ripete la sfida tra il sudafricano Cameron Van Der Burgh ed il britannico Adam Peaty. Se nei 100 ad avere la meglio è stato il secondo, nelle batterie dei 50 il primo vuol dimostrare di non essere da meno, eguagliando il primato mondiale appartenente proprio a Peaty. E quest’ultimo cosa fa? Nelle semifinali del pomeriggio fa ancora meglio: è 26″42, d’ora in poi, il tempo di riferimento. Domani ne vedremo delle belle! Si ferma in semifinale Andrea Toniato che, dopo aver superato le eliminatorie, non riesce ad entrare nei primo otto.
Delusione per Arianna Castiglioni, ottava nei 100 rana col tempo di 1’07″60. Oro alla russa Yulia Efimova davanti alla lituana Ruta Meilutyte e alla giamaicana Alia Atkinson. All’australiano Mitchell Larkin l’oro dei 100 dorso: 52″40 davanti al francese Lacourt ed è ancora Australia nell’omologa gara femminile, con la doppietta siglata da Emily Seebohm (58″26) sulla connazionale Madison Wilson.
200 sl al britannico James Guy, che in una gara incertissima vince in 1’45″14 davanti al cinese Sun Yang e al primatista Paul Biedermann (1’45″38). Incredibilmente fuori dal podio lo statunitense Ryan Lochte, che aveva dominato le semifinali.
Miglior tempo in semifinale nei 200 farfalla per Laszlo Cseh, 1’53”53 davanti a Chad Le Clos (1’54”50).