Una dura lezione. La subisce il Milan nella prestigiosa amichevole dell’Allianz Arena contro il Bayern di Pep Guardiola: i tedeschi vincono facile con un tondo 3-0.
Rossoneri impalpabili e in versione brutta copia rispetto a quelli che avevano tenuto testa al Real Madrid meno di una settimana fa. Stavolta però la lezione di tedesco subita in 90’ ha rispolverato, almeno per una sera, i fantasmi del Milan formato ultime due stagioni.
Anche perché i bavaresi allenati da Pep Guardiola sono tra le migliori squadre al mondo e sono, è bene sottolinearlo, in vantaggio di condizione: cosa che aumenta nettamente il divario tra il Bayern e il nuovo Diavolo di Sinisa Mihajlovic, forse ancora acerbo per palcoscenici così importanti.
I gol di Bernat, Götze e Lewandowski sentenziano dunque che questo Milan, nonostante un buona prima parte di precampionato, non può ancora competere quando si alza il tasso tecnico e simbolico delle partite.
Da segnalare anche il fallaccio di Nigel De Jong, che costringe il giovane Kimmich a uscire dal campo e provoca soprattutto la reazione veemente di Guardiola negli spogliatoi che litiga furiosamente con l’olandese.
Il Milan avanti non punge, nonostante le due mezze ali offensive come Bonaventura e Bertolacci e Honda trequartista dietro il nuovo tandem Bacca-Luiz Adriano per la prima volta titolari dal 1’. E dietro balla pericolosamente per colpa di un Götze in serata di grazia e di un Douglas Costa che si sta rivelando acquisto azzeccatissimo.
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Il Bayern gioca pure imbottito di riserve, ma il primo gol lo segna Bernat – uno che con Guardiola è stato spesso titolare. Il tiro è leggermente deviato da Zapata, ma il vantaggio tedesco è servito. I rossoneri ci provano solo due volte, prima con un destro di Bacca poi con un gran tiro di De Jong, ma c’è poco altro.
Il predominio avversario però resta intatto: con nuove stelle in campo il Bayern fa vedere che sa fare sul serio anche ora che è agosto e segna ancora due volte, con Götze (sinistro a fil di palo) e Lewandowski (botta di destro sotto la traversa).
Un 3-0 inappellabile per il Milan che, dopo l’illusione col Real Madrid, torna coi piedi per terra. Ci sarà ancora da lavorare, per Mihajlovic.