Una semifinale palpitante, quella della pallanuoto femminile tra Italia ed Olanda ai Mondiali di Kazan 2015. A spuntarla sono le atlete orange, ma soltanto ai rigori, terminati col punteggio di 9-8. Al Setterosa non resta che disputare la finalina per la medaglia di bronzo contro l’Australia.
Una sfida che sembra mettersi molto male per le azzurre, che faticano ad entrare in partita e vanno a riposo a metà gara sotto di quattro reti. E’ 5-1, infatti, il punteggio dopo 16 minuti di gioco, con le nostre avversarie implacabili in attacco per via di una immarcabile Megens ed attente in difesa a non concedere alcuna azione.
Un dato pesa nei nostri primi parziali: cinque superiorità numeriche e nessuna realizzazione. Sembra di assistere ad una copia di Setterosa sbiadita rispetto a quella ammirata nei giorni scorsi, e invece nella seconda parte di gara c’è una prova d’orgoglio non indifferente. Passo dopo passo, rete dopo rete, le azzurre riescono nella rimonta: di Radicchi, Garibotti, Radicchi, Queirolo ed Aiello le marcature che siglano l’insperato pareggio.
Ci provano le nostre ragazze al colpaccio nelle fasi finali, approfittando del netto momento di appannamento della nazionale dei Paesi Bassi. Ma il risultato non cambia: servono i calci di rigore. Come spesso accade nel calcio, manca ai nostri atleti la freddezza per siglare un successo storico: di Emmolo, Radicchi ed ancora Emmolo gli errori che consegnano all’Olanda la possibilità di giocarsi il match per la medaglia d’oro.
Domani toccherà al Settebello provare ad agguantare la finale: dopo aver battuto i campioni in carica dell’Ungheria, ai ragazzi di Sandro Campagna aspettano i campioni europei della Serbia, probabilmente i favoriti numero uno per la vittoria finale. Un successo vorrebbe dire anche qualificazione a Rio 2016 centrata con largo anticipo.
Non solo le due medaglie d’argento di Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri nella giornata di Kazan. per l’Italia anche altre apparizioni, purtroppo assai meno proficue. Termina al sesto posto, con tanto di nuovo record nazionale, la 4×100 misti mista composta da Simone Sabbioni (53”68), Arianna Castiglioni (1’06”44), Piero Codia (51”59) e Silvia Di Pietro (53”88). Oro e record del mondo alla Gran Bretagna (3’41”71) davanti a Usa e Germania.
Britannici che si prendono l’ennesimo oro con Adam Peaty, che fa suoi anche i 50 rana (26″51) ancora davanti al sudafricano Cameron Van Der Burgh (26″66). A ben dieci anni dal primo oro iridato (400 misti a Montreal 2005), il trentenne ungherese Laszlo Cseh torna a vincere un titolo aggiudicandosi i 200 farfalla in 1’53”48.
Non accedono alla finale gli italiani Marco Orsi, Luca Dotto ed Elena Gemo: i primi, nei 100 stile libero, arriva soltanto quattordicesimo, mentre alla seconda, undicesima, sarebbe servito il record italiano per entrare tra le prime otto nei 50 dorso. Eliminati anche Alessia Polieri nei 200 farfalla e Federico Turrini nei 200 misti.
Termina, infine, la spettacolare gara dei tuffi grandi altezze: dai 27 metri, Alessandro De Rose esce tra gli applausi al sedicesimo posto (358.950) nella gara vinta dal britannico G. Hunt con 490.100.
Azzurri in gara giovedì 6 agosto.
8.30-11.15 NUOTO batterie 100 sl F (Pellegrini e Ferraioli), 200 dorso M (Ciccarese e Mencarini), 200 rana F (Scarcella), 200 rana M (Pizzini), 4×200 sl F (Italia)
16.30-18.30 NUOTO semifinali 100 sl F, finale 200 misti M, semifinali 200 rana F, finali 100 sl M, 200 farfalla F, semifinali 200 rana M, finale 50 dorso F, semifinali 200 dorso M, finale 4×200 sl F
21-22.05 PALLANUOTO Serbia-Italia semifinale maschile