Fabrizio Donato

Mondiali Pechino, ora è vera emergenza: anche Fabrizio Donato out!

Non c’è due senza tre. Amara constatazione per l’atletica azzurra che ai prossimi Mondiali di Pechino non potrà schierare neppure Fabrizio Donato.

Il triplista frusinate, bronzo olimpico nella disciplina, dovrà rinunciare all’importante rassegna iridata a causa di alcuni problemi ai tendini. Donato ci ha provato fino all’ultimo: al termine della seconda sessione di lavoro consecutiva con le scarpe chiodate l’atleta ha dovuto alzare bandiera bianca.

Fabrizio Donato ha ammesso il suo grande dispiacere, specie alla luce dell’ultimo anno di lavoro e dopo la bella prova all’Europeo per Nazioni (vittoria con 17,11 nel vento di Cheboksary, ndr).

Il minimo sofferto (16,91) ottenuto agli Assoluti di Torino dieci giorni fa era stato forse un primo campanello d’allarme, che ha spinto il triplista ciociaro a intensificare il lavoro per poter arrivare al Mondiale nella forma ottimale.

I fastidi ai tendini si sono però fatti sentire, provocando anche un netto calo nella resa atletica durante gli allenamenti. È chiaro che Donato non se la senta, e a ragione, di rischiare troppo in vista dell’appuntamento più importante: le Olimpiadi di Rio del prossimo anno.

Il 39enne atleta delle Fiamme Gialle ha seriamente intenzione di esserci – per lui sarebbe la quinta edizione dei Giochi a cinque cerchi – per dimostrare ancora una volta che lo splendido bronzo di Londra 2012 (salto a 17.48) non è stato un episodio, ma solo il coronamento di una carriera brillantissima.

Donato è ancora il detentore del record nazionale della disciplina sia all’aperto, 17,60 m, che indoor con 17,73 m. A questo punto l’Italia conta di rivederlo in pedana il prossimo anno a Rio.

L’atleta ciociaro si aggiunge dunque alla lunghissima lista di infortunati azzurri che annovera anche Valeria Straneo (maratona), Alessia Trost (salto in alto), Federica Del Buono (mezzofondo) e Silvano Chesani (salto in alto). La pattuglia italiana che parteciperà alla prossima rassegna iridata si assottiglia sempre di più.

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