Campo Shanghai Stadium

Supercoppa, tutto pronto per Juve-Lazio: tra rivincite, tifoni e campi di patate

Si ricomincia da dove si era finito: con la Supercoppa Juve-Lazio apre la stagione 2015-16 della Serie A. Le due squadre si affronteranno allo Shanghai Stadium tra rivalità e incognite.

Bianconeri e biancocelesti arrivano all’appuntamento dopo l’ultimo vero atto della scorsa annata, la finale di Coppa Italia del 20 maggio vinta dai Campioni d’Italia. Un 2-1 firmato da Radu e Chiellini nel primo tempo, e da Matri nell’extratime.

Le due squadre ci arrivano però con due facce diverse: da una parte c’è la rivoluzione avviata in casa juventina dall’allenatore Max Allegri e dall’intera società, che hanno dovuto far fronte alle partenze “pesanti” di Tevez, Pirlo e Vidal e hanno ripiegato su tanti volti nuovi: da Dybala a Mandzukic, da Zaza a Khedira (assente per infortunio). Bisognerà capire se e quanto questa nuova Juve sarà in grado di ripetersi, in Italia e in Europa.

Dall’altra invece la Lazio può contare praticamente sullo stesso gruppo dello scorso anno, lo stesso zoccolo duro di giocatori che ha piacevolmente sorpreso piazzandosi terzo alle spalle della Roma e perfino davanti al più ambizioso Napoli. Gli ultimi arrivi di Kishna e Milinkovic-Savic non stravolgeranno troppo l’arco biancoceleste, sempre basato sulle tre frecce Candreva-Felipe Anderson-Klose.

La sfida sarà una vetrina di primo livello soprattutto per i due nuovi numeri 10 di Juventus e Lazio. Paul Pogba da una parte si è caricato della responsabilità della ‘dieci’ dopo l’addio di Tevez, forse un messaggio d’amore definitivo ai colori bianconeri, dopo tre stagioni di livello straordinario con la Vecchia Signora.

Stesso destino per il brasiliano in biancoceleste, che l’anno scorso con l’acronimo FA7 ha fatto a dir poco impazzire i suoi tifosi.

Sulla partita però incombono due incognite: il rischio di un possibile tifone che dovrebbe, si spera solamente, sfiorare Shanghai e lo stadio della Supercoppa (Souledor questo il nome) e soprattutto le pessime condizioni del campo.

Sia Allegri che Pioli hanno avuto modo di lamentarsi per la cattiva situazione del terreno di gioco, in alcuni punti mancante addirittura del necessario manto nervoso: chiaramente ne uscirà penalizzato lo spettacolo e il gioco dei calciatori più tecnici. La stessa Lega per contratto fino al 5 agosto non è potuta intervenire sul campo per attuare migliorie, e dopo quel termine le è stato addirittura impedito.

Il calcio italiano insomma quest’anno inizia su un campo di patate: con buona pace di esteti e giocatori in campo.

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