Finisce in bellezza l’avventura della nazionale femminile di pallanuoto ai Campionati Mondiali di Kazan 2015. Il Setterosa guidato dal commissario tecnico Fabio Conti si riscatta dalla cocente eliminazione ai rigori subita per mano dell’Olanda e, nella finalina per il terzo posto, sconfigge ancora ai rigori l’Australia, facendo sua una meritatissima medaglia di bronzo.
Un podio importantissimo, quello delle azzurre, perché giunto a conclusione di una rassegna giocata ad altissimo livello anche contro avversarie più blasonate – Stati Uniti, per esempio, battute nel girone eliminatorio – e perché il primo dopo ben undici anni di astinenza. Un lungo periodo in cui la nazionale ha faticato davvero tanto a trovare i ricambi di quella grande squadra capace di vincere in quattro anni due Campionati Mondiali.
Della spedizione dell’ultimo oro – era il 2001 – è rimasta soltanto Tania Di Mario, la trascinatrice, ancora oggi, dell’intero gruppo. E’ lei, infatti, la top scorer della gara contro le oceaniche, con tre realizzazioni in un match finito sei pari, prima dei rigori che finalmente ci hanno sorriso per 12-10.
L’oro è andato ai già citati Stati Uniti, che hanno battuto l’Olanda e sono ritornate sul tetto del mondo sei anni dopo l’ultima volta, Roma 2009.
Ma la giornata russa ha portato altri sorrisi all’Italia. Pur con nessun atleta in finale, diversi nostri rappresentanti si sono fatti ben valere nelle eliminatorie. E’ così per Marco Orsi, per esempio, che dopo la brutta prestazione dei 100 sl, si riscatta nella media distanza ed accede alla finale con il quarto tempo complessivo. 21”86 il suo tempo, alle spalle dello statunitense Nathan Adrian (21”37), del campione olimpico Florent Manaudou (21”41), sulla carta i favoriti, e dal brasiliano Bruno Fratus (21”60).
Matteo Rivolta eguaglia il suo primato italiano, ma ciò non gli basta per entrare negli otto che si giocheranno le medaglie. Il suo 51”64 vale il decimo posto (primi Laszlo Cseh e Tom Shields a 51”03), mentre quattordicesimo è l’altro azzurro Piero Codia (52”22). Fuori anche Elena Gemo e Silvia Di Pietro nei 50 farfalla: dopo aver superato il primo turno di qualificazione, escono in semifinale con l’undicesimo tempo (26”11) ed il dodicesimo (26”17). Out anche Margherita Panziera, nonostante il primato personale in 2’09”54, nei 200 dorso che vedono in testa Katinka Hosszu.
Discorso finali. I 100 stile libero donne all’australiana Bronte Campbell, che riesce a beffare col tempo di 52”52 la svedese Sarah Sjoestroem, solo argento. Ancora Australia nei 200 dorso uomini grazie a Mitchell Larkin, primo in 1’53”58. Nei 200 rana femminili successo della giapponese Kanako Watanabe (2’21”15), mentre nell’omologa gara maschile si impone il tedesco Marco Koch (2’07”76).
Infine la 4×200 stile libero uomini: dopo 10 anni, abdicano gli Stati Uniti a favore della Gran Bretagna, trascinata nell’ultima frazione dal campione iridato James Guy: 7’04”33 il tempo dei vincitori.
Azzurri in gara sabato 8 agosto.
8.30-12.20 NUOTO batterie 50 sl F (Erika Ferraioli e Silvia Di Pietro), 50 dorso M (Simone Sabbioni), 50 rana F (Martina Carraro e Arianna Castiglioni), 4×100 sl mista Italia, 1500 sl M (Gregorio Paltrinieri)
16.30-18.30 NUOTO finali 50 farfalla F, 50 sl M (Marco Orsi), 200 dorso F, semifinali 50 rana F, finale 100 farfalla M, semifinali 50 sl F, 50 dorso M, finali 800 sl F, 4×100 sl mista
19.30-20.35 PALLANUOTO Italia-Grecia finale 3/4 posto maschile