Comincia la nuova stagione del calcio italiano ma il comun denominatore resta uno: la Juventus in vetta. I bianconeri battono 2-0 la Lazio a Shanghai e si prendono la Supercoppa.
La Vecchia Signora giocava un po’ anche contro gli scettici che la considerano indebolita dopo le partenze di campioni del calibro di Tevez, Pirlo e Vidal. La prima risposta arrivata sul campo, peraltro inguardabile e squallido di Shanghai, è positiva. Se non altro per il risultato finale, che vede la Juve confermata nel ruolo di squadra da battere.
La vittoria del trofeo (il 7° nella bacheca bianconera) porta la firma di due tra gli ultimi arrivati, Mario Mandzukic e Paulo Dybala, chiamati a compensare davanti la partenza dell’amato Carlitos Tevez. Primi 90’ ufficiali, e i due si sono già messi in mostra consentendo alla Juve di allungare i successi.
La partita obiettivamente è stata molto brutta e noiosa in ampie parti del match. Colpa decisamente delle pessime condizioni del terreno di gioco e della situazione meteo non ideale (con folate di vento molto fastidioso) ma anche di una condizione atletica che non può essere ancora soddisfacente da ambo le parti.
Tra le squadre di Serie A meno convincenti nel precampionato, Juve e Lazio si sono limitate a una lunga fase di studio durante il primo tempo. Nessuna azione pericolosa, a parte qualche rada incursione dei laziali, con la Juve a fare densità centrocampo e a cercare ripartenze, ma mai in modo emozionante.
Poi dopo l’intervallo la Juve ha mostrato i muscoli, facendo prevalere la fame di vittorie e il maggior tasso tecnico. I bianconeri hanno sfiorato il vantaggio in un paio di circostanze: prima Mandzukic si è fatto respingere il tiro a tu per tu con Marchetti, poi Pogba ha sfiorato il grandissimo gol dalla distanza.
È stato l’antipasto ai due gol, un uno-due micidiale calato in appena cinque minuti. Ha sbloccato proprio il croato al 24’, colpo di testa perfetto su cross di Sturaro, e ha raddoppiato Dybala – entrato al posto di Coman preferitogli dall’inizio – al 29’ con una girata al volo di sinistro su assist di Pogba.
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Juve spietata e vincente come sempre, e Lazio che ha provato inutilmente a riacciuffare l’incontro sbattendo contro la diga piazzata dai bianconeri davanti alla difesa, con Buffon di fatto inoperoso.
Un brusco passo indietro, per i biancocelesti di Pioli, che invece nella finale di Coppa Italia avevano giocato alla pari con i Campioni d’Italia. A Formello si dovrà lavorare parecchio per ripetere la stagione brillante dell’anno scorso.
Ora per la Lazio testa alla Champions League: tra dieci giorni c’è il preliminare d’andata contro il temibile Bayer Leverkusen. La condizione non c’è, la squadra non gira – tranne qualche sussulto di Candreva e Felipe Anderson – e ora bisogna cominciare a invertire la tendenza.
La Juve invece torna a Vinovo con una consapevolezza: la squadra da battere in Italia, quest’anno, resta pur sempre lei.