Dzeko Roma

Edin Džeko, l’ariete che può far comodo alla Roma

Edin Džeko è il nuovo attaccante della Roma: ieri presentazione, oggi primo allenamento a Trigoria e domani presentazione nell’Open Day dei giallorossi contro il Siviglia. È l’acquisto giusto?

Il bosniaco arriva in prestito per 4 milioni fino al 2020, con riscatto fissato a 11: guadagnerà 4,5 milioni a stagione più bonus. E altri tre di bonus andranno al Manchester City, proprietaria del cartellino, portando il totale dell’operazione a 18. Gran parte dei diritti d’immagine sono stati ceduti da Džeko alla società capitolina.

Indubbiamente ‘il Diamante di Bosnia’ – questo il suo soprannome – può rappresentare per Rudi Garcia quell’arma in più sottoporta che alla Roma è del tutto mancata lo scorso anno, specie da gennaio in avanti.

Un attaccante di punta bravo con i piedi e forte di testa, che può essere il giusto terminale per il gioco veloce e ricco di fantasia della Roma plasmata dal tecnico francese, con tanta densità a centrocampo e la qualità messa a disposizione delle ali (quest’anno Garcia avrà veramente l’imbarazzo della scelta, potendo contare pure sugli ultimi arrivati Iago Falque e Mohamed Salah).

Dzeko sbarca in giallorosso portando 193 cm di potenza ed esperienza: insieme all’altro romanista e compagno di Nazionale Miralem Pjanic è stato l’autentico trascinatore della Bosnia, di cui è capitano, a Brasile ’14 primo storico Mondiale giocato dalla piccola giovane nazione balcanica. Con la maglia dei Dragoni Dzeko ha messo a segno 47 reti in 72 partite.

Ma anche coi club il bosniaco non ha mai scherzato in fatto di prolificità: nella prima vera esperienza nel calcio che conta, al Wolfsburg dal 2007 al gennaio 2011, Džeko ha messo a segno 85 reti in 142 presenze.

Una media gol esplosiva, che però non è riuscito del tutto a migliorare col successivo sbarco in Premier League alla corte del Man City: in 4 anni e mezzo giocati coi Citizens l’ariete bosniaco ha segnato 72 reti in 189 partite.

Pesa su questo dato soprattutto l’ultima stagione, giocata a mezzo servizio per colpa delle scelte tecniche dell’allenatore degli Sky Blues Manuel Pellegrini. Lo scorso anno Džeko ha segnato solo 6 reti in 32 presenze, con la casella Champions League rimasta a zero.

Il piccolo neo del bosniaco pare proprio questo: nella manifestazione più importante Džeko ha sempre steccato, andando al di sotto delle sue aspettative. Appena 3 gol in 24 partite tra Wolfsburg e City. Un po’ poco, per un attaccante dalle sue potenziali.

Di certo però la Roma ha acquistato un attaccante con caratteristiche completamente diverse dalle punte acquistate in questi anni che non hanno mai garantito continuità e realizzazione alla fase difensiva: Gervinho fa meglio come ala, Destro non ha mai dato garanzie certe e Doumbia è stato un vero flop.

Ora bisognerà capire se sua maestà Totti sarà disposto a cedergli facilmente lo scettro, e le spalle, della Magica nella prossima stagione. Una bella gatta, per Garcia e per l’ambiente, anche se il Pupone è un campione di indubbio valore e si metterà come sempre a completa disposizione della squadra.

Come detto domani l’attaccante, che ha scelto la maglia numero 9, sarà presentato ai tifosi con tutti i compagni nell’Open Day. Si inizierà alle 18.30, poi alle 20 amichevole di lusso contro il Siviglia.

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