Risultati a sorpresa nella terza giornata di gare dei Campionati Mondiali di Atletica Leggera di Pechino 2015. Il più eclatante viene dal salto con l’asta, dove il grande favorito Renaud Lavillenie manca ancora l’appuntamento con l’oro iridato. Campione olimpico ed europeo in carica, il francese fallisce la misura di 5.90, conquistando una medaglia di bronzo che non può soddisfarlo.
Quella d’oro, a sorpresa, va al ventunenne canadese Shawn Barber, che con la stessa misura, ma senza neanche un errore, riesce a fare meglio del campione iridato in carica, il tedesco Raphael Holzdeppe. E sul terzo gradino del podio finiscono ben tre atleti: oltre al già citato Lavillenie, anche i due polacchi Pawel Wojciechowski e Priot Lisek.
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Ma la gara più attesa è senza dubbio quella dei 100 metri donne. Dopo l’oro di Usain Bolt al maschile, è Shelly Ann Fraser a trionfare tra le donne col tempo di 10.76. Dietro la giamaicana, argento per l’olandese Schippers, al record record nazionale, e bronzo per la statunitense Tori Bowie.
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Parla colombiano il salto triplo donne. Ad aggiudicarsi la gara è Caterine Ibarguen, che con la misura di 14.90 metri si lascia dietro l’israeliana Hanna Knyazyeva-Minienko e la kazaka Olga Rypakova.
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Incontenibile Kenya nei 3000 siepi: ci si attendeva il possibile inserimento dello statunitense Evan Jager nella lotta per le medaglie, ma i primi quattro posti sono tutti appannaggio delle lepri africana. È Ezequiel Kemboi a vincere l’oro davanti ai connazionali Conselsus Kipruto, Brimin Kiprop Kipruto e Jairus Birech, Quest’ultimo, però, grande favorito per via dei tempi fatti registrare gli ultimi due anni, chiude soltanto ai piedi del podio.
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Subito bis del Kenya nei 10000 metri donne: Vivian Cheruyiot taglia il traguardo per prima, al termine di una gara molto tattica, col tempo di 31’41.31. Alle sue spalle, l’etiope Gelete Burka e la statunitense Emily Infeld, che al fotofinish brucia la connazionale Hoodle, già sicura del bronzo e festante sul traguardo.
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Prova a rialzare la china l’Italia in questa giornata. La nazionale azzurra schiera nella notte due atlete nelle qualificazioni dei 400 donne. Attesa per Libania Grenot, punta della velocità azzurra, che riesce, seppur con grande fatica, a passare il turno grazie al tempo di ripescaggio. Quarta posizione nella sua batteria (vinta dalla bahamense Shaunae Miller in 50.52) con il crono di 51.64.
L’italo-cubana spezza così l’incantesimo in questa già nera – per i colori azzurri – edizione iridata, diventando la prima italiana ad agguantare il pass per il turno successivo, dopo ben 9 eliminazioni immediate. Non ce la fa, invece, Maria Benedicta Chigbolu, che giunge sesta nella sua batteria col tempo di 52.48, a fronte del 50.57 di Christine Day prima al traguardo.