Sta per giungere il momento clou per l’Italia ai Campionati Mondiali di Atletica Leggera di Pechino 2015. Dopo una spedizione finora ben al di sotto delle previsioni (che non erano di per sé già molto ottimistiche) e la sola maratona in grado di strappare applausi, da stanotte sarà il turno degli azzurri più attesi. Da marcia femminile e salto in alto maschile, infatti, ci aspettiamo tanto, magari quella medaglia finora conquistata da oltre trenta Paesi in questa rassegna, tra i quali non figura il nostro.
Venerdì 28 agosto, ore 2.30. Elisa Rigaudo, Eleonora Giorgi e Antonella Palmisano se la giocheranno nella 20 km di marcia perché, al di là delle cinesi a guida italiana, tutte le altre avversarie paiono essere alla portata delle azzurre, che hanno finora disputato una grande stagione. La veterana del terzetto, Elisa Rigaudo, che proprio qui a Pechino conquistò il bronzo olimpico nel 2008, è estremamente carica: “Ho ancora tanta energia e rientrare in quello stadio sarà una bella emozione – sono le sue parole – Eccomi al mio settimo Mondiale e se otto mesi fa ho deciso di rimettere le scarpe ed allenarmi è perché ritengo di avere ancora qualcosa da dire“.
Eleonora Giorgi, primatista italiana, dichiara di non sentire una “particolare pressione” addosso e, dicendosi molto “orgogliosa di rappresentare l’Italia“, preferisce mantenere il profilo basso: ” Gli accrediti stagionali qui contano fino ad un certo punto perché servirà fare soprattutto una gara giudiziosa nel gruppo di testa in mezzo a tante incognite come quella del clima”.
Venerdì 28 agosto, ore 3.45. Quando le marciatrici sono ormai prossime a varcare l’ingresso del Bird’s Nest Stadium, ecco che cominciano le qualificazioni del salto in alto maschile, dove in stagione i nostri due rappresentanti hanno dimostrato di stare più che bene. Uno di loro, Gianmarco Tamberi, è stato capace di migliorare per ben due volte il primato italiano – portandolo a 2.37 metri – nel giro di un mese e, forte della terza misura mondiale stagionale, non può nascondersi “Sono in ottima forma e il periodo di avvicinamento è andato molto bene”, afferma, ricordando come sarà una gara “apertissima“, ma occorrerà innanzitutto concentrarsi sulla qualificazione, dal momento che saltare al mattino l’importante misura di 2.31 “non sarà facile per nessuno“.
Marco Fassinotti, l’altro saltatore in gara, ritiene di essere “nella miglior condizione” della sua vita, a parte un piccolo problema alla caviglia sinistra emerso negli ultimi giorni ma che, stando al parere dei medici, non condizionerà la prestazione. “Nella mia mente c’è l’aspirazione di fare qualcosa di importante anche a Pechino”, osserva, sottolineando come l’orario del primo turno non costituisca per lui un problema, in quanto abituato a saltare sempre alle 9.15 del mattino.
Forza ragazzi, l’Italia è con voi!