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Pechino 2015, ecatombe Italia: Tamberi ultima speranza!

Sembrano essere un incubo per l’Italia questi Campionati Mondiali di Atletica Leggera di Pechino 2015. Doveva essere la notte della riscossa per i colori azzurri, ma così non è stato: tanta la delusione dalla marcia femminile, tanto attesa sin dalla vigilia di questa rassegna iridata.

La consapevolezza di poter disporre di un terzetto davvero forte e l’amarezza di tornare a casa a mani vuote: questo, in sintesi, il bilancio azzurro al termine di una gara che poteva annoverare tre italiane in top 10, ma che alla fine vede soltanto una arrivare al traguardo del Bird’s Nest Stadium. Ed è la meno quotata delle tre: Eleonora Giorgi ed Elisa Rigaudo vengono squalificate per somma di ammonizioni quando sono in piena lotta per il bronzo, e così è Antonella Palmisano a conquistare una inattesa quinta piazza che non può che soddisfarla, specialmente dopo la travagliata stagione (per problemi fisici) a cui ha dovuto far fronte).

Ma ciò non può cancellare la delusione delle due più accreditate, in particolare di Elisa Rigaudo, veterana del gruppo che, tornata a gareggiare dopo un  periodo di inattività per maternità, incorre nella sua prima squalifica in venti anni di carriera e scoppia in lacrime ai microfoni dei media, assicurando però: “Non posso finire così. Ora devo riprendermi, ma la mia carriera deve finire in altro modo”.

Di opportunità ne avrà ancora tante, invece, Eleonora Giorgi, che smaltirà presto la delusione e già guarda a Rio, dove la vendetta deve essere servita.

Due terzi del podio, come da pronostico, sono andati alla Cina guidata da Sandro Damilano: hanno fatto gara a sé Hong Liu, primatista mondiale, e Xiuzhi Lu, che hanno tagliato il traguardo col tempo di 1.27.45 senza neanche disputare la volata, sotto il tifo festante del pubblico di casa. Bronzo, invece, all’ucraina Lydumila Olyanovska.

Bene a metà le qualificazioni del salto in alto, altra attesissima gara per i colori italiani. Per un Gianmarco Tamberi che si qualifica per la finale – non salta la quota di 2.31, ma è tra i primi 14 perché passa indenne tutti i salti fino a 2.29 – un Marco Fassinotti che non ci prova nemmeno. Il piemontese, infatti, complice il riacutizzarsi del dolore alla caviglia che lo ha afflitto in questi ultimi giorni, decide di rinunciare, d’accordo col suo allenatore, già durante il riscaldamento. Ed è l’ennesimo Ko azzurro per infortunio di quest’anno, che si aggiunge ai tantni che hanno dato forfait prima del via di questi Mondiali.

https://www.youtube.com/watch?v=8pV2JCmgPU8

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