Più mugugni che sorrisi, più disillusione che gioia: la vittoria della nostra Nazionale contro Malta lascia tanti dubbi sulla validità del progetto, soprattutto per la prestazione deludente.
Ci si aspettava, se non una goleada, almeno una vittoria comoda e abbondante. E invece gli azzurri di Conte sono parsi ancora una volta molli nelle gambe e fumosi nelle idee, ottenendo sì l’intera posta in palio ma, come all’andata, con lo scarto minimo.
Una vittoria firmata, ancora una volta, da Graziano Pellé cui Malta porta molto bene, visto che proprio all’andata fu proprio lui a firmare – all’esordio – il successo contro i Cavalieri del Mediterraneo: l’attaccante del Southampton si è ripetuto, con un gol che però ha suscitato tante polemiche.
Il gol partita infatti è arrivato su una più che discutibile deviazione di Pellé a metà tra mano e fianco: una rete tutt’altro che pulita, che a ragione sarebbe stata da annullare.
A ben guardare, l’1-0 è pesantissimo nell’economia del gruppo H: con i tre punti di ieri l’Italia ha raggiunto la Croazia (bloccata sull’0-0 dall’Azerbaijan, e in attesa del suo ricorso contro la penalizzazione di un punto per la svastica in campo) in vetta alla classifica. Inoltre, Conte è riuscito a vincere la prima partita del 2015.
Nel bicchiere mezzo pieno mettiamoci pure le confortanti prestazioni di Pellè, bravo a lottare come un gladiatore nei meandri della compatta morsa maltese, e di Darmian, che si è acceso sulla fascia specie dopo l’ingresso di Candreva nella ripresa, risultato decisivo visto il cross del laziale per il gol azzurro.
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Per il resto, poco da salvare e tutto da rivedere: troppo poco Eder e Gabbiadini, l’esperimento del doppio play Pirlo-Verratti è risultato un flop visto che i due si sono spesso pestati i piedi senza riuscire a dare alla squadra una chiara visione di gioco.
Pure la difesa ha traballato spesso sotto le ripartenze di Effiong, risultato a tratti irresistibile più che altro per le sviste del pacchetto arretrato: soprattutto Chiellini è risultato largamente insufficiente e impacciato, sia in interdizione sia nella ripartenza della manovra.
Insomma, a questa Nazionale manca mordente; il tradizionale piglio di Conte non si vede, la squadra gira spesso a vuoto senza trovare sbocchi di gioco.
L’unica nota per cui sorridere sono i tre punti; se si riuscisse a fare bottino anche domenica con la Bulgaria (di fatto quasi estromessa, dopo la sconfitta di ieri con la Norvegia 0-1), l’Italia se non altro entrerebbe quasi matematicamente a Euro 2016. Per la cronaca, Bertolacci non ci sarà. Speriamo almeno che tornino le idee e la cattiveria giusta: questa Nazionale ne ha un grande bisogno.
Gruppo H
Squadre | G | V | P | S | GP | C | DR | P.ti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Croazia * | 7 | 4 | 3 | 0 | 16 | 3 | 13 | 15 |
Italia | 7 | 4 | 3 | 0 | 10 | 5 | 5 | 15 |
Norvegia | 7 | 4 | 1 | 2 | 8 | 8 | 0 | 13 |
Bulgaria | 7 | 2 | 2 | 3 | 7 | 8 | -1 | 8 |
Azerbaigian | 7 | 1 | 2 | 4 | 4 | 11 | -7 | 5 |
Malta | 7 | 0 | 1 | 6 | 1 | 11 | -10 | 1 |