Si sapeva che sarebbe stata un’impresa, ma l’Italia c’ha comunque provato: il carrarmato Serbia batte gli azzurri 101-82 e chiude imbattuto il girone. Ma a Lille c’andiamo anche noi.
Tutto normale e nelle previsioni comunque: dopo due partite da dentro o fuori giocate alla morte e chiuse in maniera trionfale con la Spagna e la Germania, il calo di tensione da una parte e l’amministrazione controllata dei big (Belinelli in panca per tutti i 40’) hanno dato il largo ai serbi di Djordjevic.
Ci sono comunque segnali confortanti, per coach Pianigiani: a iniziare dal solito, istintivo carattere di Gentile (top scorer con 19 punti e 6 assist nei 37’ di fila in cui è rimasto), fino all’emotività di Della Valle che rompe il ghiaccio e debutta all’Europeo, dalla buona qualità anche sotto canestro di Cinciarini all’esordio con stoppata su Nedovic di Achille Polonara.
Insomma, quest’Italia a EuroBasket2015 ci sta bene eccome: in un girone difficilissimo, gli azzurri sono riusciti a farsi rispettare e ora vanno a Lille a giocarsi la fase a eliminazione diretta con tanta coscienza dei propri mezzi.
Pronti via e gli armadi balcanici prendono immediatamente il largo, ispirati da un uomo che vede autostrade laddove gli altri vedono palazzi: Milos Teodosic (che alla fine mette a referto 26 punti e 8 assist, con 4/7 da tre punti).
La Serbia fa un parziale di 6-0 iniziale con l’Italia al palo, poi gli azzurri pian piano si svegliano (primi tre punti del solito Gallo); la squadra di Djordjevic però vuole dare una grande dimostrazione di forza e allunga fino al 22-11. Per fortuna prima della sirena Aradori e Hackett ricuciono un po’ lo strappo: primo quarto concluso a 25-19.
Il secondo quarto comincia con la tripla pesante di Niccolò Melli, ma la Serbia non ci sta: Teodosic e Bjelica fanno quello che vogliono, e il tentativo di restare a contatto da parte degli azzurri comincia man mano a svanire. All’intervallo si arriva sul 48-40 serbo, dopo l’ormai proverbiale gioco da tre di Gallinari.
All’inizio del secondo tempo l’Italia torna con la voglia ostinata di rimontare, ma non c’è scampo: la Serbia è superiore fisicamente e sempre presente anche sotto canestro – dove le disattenzioni azzurre finiscono per pesare e creare l’abisso.
Guidati da un Teodosic a dir poco regale, i serbi scappano e si accaparrano un vantaggio in doppia cifra che non scende più. Ale Gentile, il più tonico dei nostri, fa vedere di che pasta è fatto e segna prima con una penetrazione micidiale poi con uno step back i punti che ci portano sul -15. Peccato che a spezzare il sogno di una pazza rimonta ci pensi un colosso che si chiama Radjulica, correzione a fil di sirena e 76-59.
L’ultimo quarto è poco più che accademia per i serbi, che cominciano a esibirsi in una serie di schiacciate al volo tutte spettacolari (2 di fila di Kalinic), l’Italia comunque resiste e fa la sua parte per mostrarsi all’altezza dei vicecampioni del Mondo – e ci riesce egregiamente.
Alla fine la Serbia sfonda la tripla cifra: finisce 101-82. Per gli azzurri va bene così: una sconfitta, sulla strada di EuroBasket 2015 per Lille, va anche bene. Ma dovrà essere l’ultima…
Serbia: Teodosic 26; Bjelica 19; Raduljica 14
Italia: Gentile 19; Bargnani 17; Gallinari 14