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Flavia Pennetta regina US Open 2015: numeri e parole di un traguardo storico

Era il 2006, quando quattro ragazze azzurre batterono a sorpresa il Belgio di Justine Henin e Kim Clijsters in finale di Fed Cup, conquistando il primo storico trionfo nella competizione. Chi l’avrebbe mai immaginato che quelle ragazze, in un solo decennio, avrebbero cambiato per sempre la storia del tennis italiano?

E invece quattro Fed Cup, un Roland Garros, tre finali Slam, tre atlete capaci di entrare in top 10 non sono bastate all’Italia, che ha desiderato fare di più ed imprimere il suo marchio laddove mai si era spinta. Ci ha pensato così Flavia Pennetta, che ha colorato d’azzurro i cieli di New York diventando la regina degli US Open 2015, dopo aver battuto in un derby l’amica Roberta Vinci. E così, alcuni numeri meritano di essere ricordati.

La brindisina –  che intasca un montepremi di 3 milioni di dollari   regala al Bel paese il 5° titolo dello Slam dopo i successi di Nicola Pietrangeli (Roland Garros 1959 e 1960), Adriano Panatta (Roland Garros 1976) e Francesca Schiavone (Roland Garros 2010).

A 33 anni, la pugliese è anche la tennista più anziana di sempre a conquistare il trofeo di Flushing Meadows, spodestando Serena Williams che aveva vinto lo scorso anno a 32 anni e 330 giorni.

Una vittoria che riporta Flavia, all’undicesimo trofeo in carriera, di gran lunga il più importante, tra le prime dieci al mondo, numero otto del nuovo ranking wta per la precisione, suo best ranking. Ma i numeri, in questo caso, contano poco, dal momento che, stupendo tutto il pubblico dell’Artur Ashee e quello da casa, nel corso delle premiazioni ha dichiarato come l’impresa appena compiuta fosse l’ultima della sua carriera.

“Tutti i giocatori vorrebbero chiudere con un trofeo del genere. Quindi ho deciso di chiudere oggi la mia carriera nel tennis. Questo è stato il mio ultimo match agli US Open e non potevo desiderare di finire in modo migliore.

Sono davvero felice – sono le parole di una commossa ma sorridente Pennetta – Non avrei mai pensato di poter vincere questo torneo, è stata una grandissima sorpresa“. Dopo i dovuti ringraziamenti a sponsor, pubblico e familiari, prosegue: “È un sogno che si avvera. Quando ero piccola speravo di essere numero uno e di vincere Roma, ma penso che uno Slam sia anche più importante. Ed è stato bellissimo affrontare una mia amica in finale. Ci conosciamo da quando eravamo piccolissime. Potremmo scrivere un libro“.

Lo sport in Italia non è solo il calcio“, dunque, come sottolinea anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha assistito al match accanto ai numeri 1 di Coni (Giovanni Malagò) e Federtennis (Angelo Binaghi). “Oggi Flavia e Roberta hanno regalato a tutti emozioni straordinarie. E io penso che un Paese abbia bisogno di vivere anche di emozioni”.

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