La sfida Champions per la Juventus riparte dall’Etihad: nella casa del Manchester City, assoluto dominatore della Premier League e con un organico da paura, i bianconeri si giocano tantissimo.
Innanzitutto la faccia e la credibilità: dopo la vittoria in Supercoppa, ci si era illusi di poter ricominciare la stagione a spron battuto come accaduto nelle scorse 4 stagioni. E invece la partenza a rallenty in campionato, la peggiore della sua storia centenaria, ha fatto sprofondare i bianconeri di Allegri in una crisi paurosa.
Tre partite, due sconfitte con Udinese e Roma e un pareggio stentato col Chievo a Torino: una solidità difensiva improvvisamente venuta meno, a causa di un centrocampo privato di due giganteschi colossi per classe e temperamento come Pirlo e Vidal; e senza Tevez (e Llorente) attacco abulico con appena due gol fatti e il solo Dybala a salvarsi.
Allegri ha di che avere grattacapi: l’infortunio iniziale di Khedira e la nuova ricaduta di Marchisio (fuori un mese) sono le ulteriori difficoltà che il tecnico livornese si troverà a gestire a centrocampo, che ha perduto – almeno per ora – la qualità che l’aveva caratterizzato nelle scorse stagioni.
E allora, ecco che la Juve riparte da questo cammino precario e costellato di guai. L’avventura Champions, svanita l’anno scorso a Berlino, ricomincia contro una delle squadri più forti d’Europa: il Manchester City, 203 milioni spesi solo per rinforzarsi e un arsenale da far paura a qualsiasi grande del Vecchio Continente.
I Citizens di Pellegrini puntano a far bene anche in Champions, quest’anno, e si presentano probabilmente da favorita del gruppo. Di sicuro il pronostico stasera penderà dalla parte di Yaya Tourè e compagnia, anche se mancherà il giocatore più temuto: Sergio Aguero.
Il Kun si è infortunato sabato al 25’ nel match vinto poi dai Light Blues contro il Crystal Palace e non sarà del match. Un giocatore del genere è difficilmente sostituibile, eppure il City ha nel belga Kevin De Bruyne e nel gioiellino Sterling (recuperato insieme all’eclettico David Silva) le armi in più che potrebbero far male alla Juventus.
D’altronde, con 15 punti in classifica e altrettanti gol fatti senza subirne, il Manchester City visto finora è un’autentica fortezza. Ma parliamo della Premier League, dove negli ultimi anni Pellegrini e i suoi stanno quasi sempre dominando. La Champions League può essere un’altra storia, sia per loro che per la Juventus.
I bianconeri arrivano a Manchester con il morale basso, ma con la convinzione di chi potrebbe dare proprio stasera la prima vera svolta della stagione: Allegri dovrebbe adottare un ritorno al passato già nel modulo, il 3-5-2 che fu di Conte, come a voler restituire ai suoi ragazzi lo schema che ha proiettato la Juve verso le vittorie. Alex Sandro e Cuadrado scalpitano dalla panchina.
E, in un centrocampo pieno di esordienti o quasi in Champions League (Sturaro e Pereyra l’hanno disputata praticamente l’anno scorso, Hernanes e Lemina sono per la prima volta su un palcoscenico così importante), chiaramente le chiavi del gioco – attese comprese – passeranno nei piedi e nella testa del bianconero forse più deludente finora: Paul Pogba.
Si sapeva che la maglia numero 10 sarebbe stata scomoda e difficile da portare, e in queste prime uscite il francese sta pagando, e non poco, l’assunzione di responsabilità che si è voluto prendere col placet della società.
Possibile però che il Polpo trovi proprio stasera, di fronte a due maestri del doppio gioco interdizione/impostazione come Yaya Touré e Fernandinho, l’occasione per esaltarsi.
Nella rifinitura di stamane, sono emerse indicazioni anche per l’attacco: Dybala sembra al momento favorito su Morata come spalla di Mandzukic.
PROBABILI FORMAZIONI
MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Sagna, Kompany, Mangala, Kolarov; Yaya Touré, Fernandinho, Navas; Silva, de Bruyne; Sterling. All. Pellegrini
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Lemina, Hernanes, Pogba, Evra; Mandzukic, Dybala. All. Allegri