Nello sport, non c’è migliore medicina di una vittoria per poter guarire. La Signora si rimette sulla strada giusta, compiendo una rimonta incredibile all’Etihad: City-Juve 1-2.
In una partita che si preannunciava irta di scogli, col centrocampo praticamente tutto nuovo – a parte il giovane Sturaro e un Pogba ancora spaesato nella sua nuova maglia numero dieci – la Juventus piazza una prestazione da grande squadra, subendo, soffrendo e poi piazzando il clamoroso doppio colpo in 10’.
I bianconeri vanno anche sotto (sfortunato autogol di Chiellini al 57’, con Kompany che gli si arrampica sulle spalle e non gli dà modo di muoversi: gol ad annullare) ma Mandzukic prima e Morata poi – fino ad allora pressoché evanescenti – segnano le due reti che sbancano la tana del Manchester City e che forse possono dare finalmente il via alla stagione juventina.
Allegri e tutto l’ambiente dunque ritrovano il sorriso smarrito dopo la spirale negativa che i risultati di inizio campionato avevano innescato: la manovra magari non è ancora fluida – uno come Pirlo d’altronde non può essere rimpiazzato – ma la grinta e il carattere di questa nuova Juve finalmente sono emersi.
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La difesa ha retto l’urto del ritorno in Champions League dopo la finale persa a Berlino, Buffon è tornato in forma super con alcune parate a dir poco decisive, e il 4-3-3 impostato dal tecnico può essere la chiave di volta per il resto della stagione.
Con Evra e Lichtsteiner esterni bassi ma in grado di spingere e con Hernanes davanti alla difesa, la Juve ha contenuto le folate offensive del City, pericoloso solo in un paio di occasioni, ed è stata in grado di ripartire soprattutto grazie alla verve di Cuadrado, vera sorpresa dello schieramento iniziale e a suo agio nel nuovo modulo di Allegri.
Finalmente poi si è rivisto il vero Pogba: non solo per la classe e l’eleganza nell’impostazione, ma per la presenza in campo. Il lancio per la zampata di Mandzukic dell’1-1 dimostra infatti che i piedi buoni il francesino ce li ha eccome, ed è in grado di usarli appena accelera un po’ più degli altri.
I gol del croato e dello spagnolo spezzano l’astinenza dell’attacco, finora parecchio deficitario in stagione (appena 4 gol in 4 partite prima di ieri, considerando la Supercoppa). Questa Juventus insomma sembra guarita. Ora però bisogna dare continuità ai risultati e rimettersi ad andatura sostenuta sulla carreggiata.