Il turno infrasettimanale di Serie A ha detto tanto su quello che è, e forse sarà, il prossimo campionato. Dal quinto successo dell’Inter ai flop di tutte le altre big.
In realtà, tra i successi, è bene mettere anche quello dell’altra milanese, il Milan, capace di strappare i tre punti all’Udinese in una gara di inaudita sofferenza dove ha rischiato la clamorosa rimonta dallo 0-3. Seconda vittoria consecutiva per i rossoneri, ma Mihajlovic ha ancora tanto da lavorare.
Chi invece viaggia a gonfie vele e senza apparenti problemi è l’Inter di Roberto Mancini: quinta vittoria su cinque partite; per la ‘fatal Verona’ è fatale il gol di chi proprio non ti aspetti, quel Felipe Melo scarto della Juve, rinato in Turchia col Galatasaray e ora già diventato idolo della tifoseria nerazzurra.
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La nuova Inter va che è una bellezza: la solidità difensiva è il plus della nuova squadra nerazzurra, che vince a volte senza convincere e finendo sempre con un gol più degli avversari (è già successo con Atalanta, Carpi, Milan, Chievo e ieri). Segno di una sostanziosa forza fisica e mentale che potrà tenere in alto il Biscione per tanto tempo ancora.
Anche perché dietro il resto delle big arranca: a parte la Fiorentina (tondo 2-0 al Bologna nel derby dell’Appennino) e la Lazio che per una sera scaccia i fischi (bel 2-0 al Genoa) le altre si fanno tutte male.
A iniziare dalla Juventus, che nel suo Stadium non sa più vincere: perfino la matricola Frosinone riesce a fare il corsaro, stoppando di nuovo i bianconeri – al terzo flop consecutivo in casa, altroché fortino inespugnabile dell’era Conte…
Il bello è che la Juve stavolta poteva tranquillamente prendere il largo, visto l’evidente dominio in tutti i reparti e le tante, troppe occasioni create e non sfruttate. Alla fine, quando pecchi di sufficienza, la sorpresa può sempre essere dietro l’angolo; e infatti i ciociari hanno colpito a 91esimo inoltrato col gol, storico, di Leonardo Blanchard: primo punto dei giallazzurri, e Juve un’altra volta all’inferno – sportivo.
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La Roma è riuscita anche a fare peggio, andando a perdere una partita che poteva tranquillamente vincere a Marassi contro la Sampdoria: partita aperta dal solito folletto Eder, risvegliata da Salah e chiusa da un autogol clamoroso di Kostas Manolas.
Una topica pazzesca del difensore greco che condanna i giallorossi al primo k.o. stagionale, dopo l’evidente flessione iniziata domenica contro il Sassuolo in casa. Garcia ora deve fronteggiare la prima mini-crisi della stagione.
Chi invece è ancora alla ricerca della vera identità è il Napoli: dopo le due cinquine di fila rifilate a Bruges e Lazio la squadra di Maurizio Sarri si era forse illusa di aver trovato la cura ai propri mali; alla fine però in casa del Carpi Hamsik e compagni non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0.
È stata una partita grottesca e a tratti brutta, in cui forse l’unico episodio significativo sono stati gli idranti accesisi a partita in corso: una comica in mezzo al nulla…
Sabato c’è il big match con la Juve: sfida tra due squadre in evidente difficoltà, se non è l’ultima spiaggia poco ci manca.
Da segnalare poi le convincenti vittorie di misura del Chievo (1-0 al Torino) e del Sassuolo (0-1 a Palermo) che proiettano le due squadre nelle primissime posizioni di classifica: un tempo matricole, clivensi e neroverdi sono ora le più belle realtà di questa Serie A.