Tante e sostanziali le novità che riguarderanno il ciclismo a partire dal 2016. In attesa della vera riforma che sarà attuata dal 2017, diverse le modifiche già decise in questi giorni durante i Campionati Mondiali di Richmond 2015 da parte del Comitato Direttivo dell’Unione Ciclistica internazionale.
Il calendario WorldTour 2016 dovrebbe restare pressoché immutato ma, in virtù dell’anno olimpico, slitteranno un paio di gare – Giro di Polonia ed Eneco Tour – che troveranno collocazione rispettivamente a metà luglio (in concomitanza col Tour de France) e a fine settembre, in prossimità dei Mondiali di Doha. Si amplierà, però, il calendario 2017: per continuare a promuovere il processo di globalizzazione del ciclismo, frontiere aperte a nuove corse e nuovi palcoscenici (Dubai? Abu Dhabi? Qatar?), sperando che tutto ciò non vada a discapito della storia e della tradizione di questo sport. Nuovi e più selettivi saranno i criteri per entrare a far parte del WorldTour, così come, già dalla fine di questa stagione, saranno varate nuove misure per avanzare le candidature di nuove corse.
Novità nelle classifiche: unica sarà quella relativa alle nazioni e, accanto alle classifiche WT e dei circuiti continentali, che continueranno a tenere conto soltanto dei risultati ottenuti nella specifica categoria, saranno stilate graduatorie speciali che andranno a premiare il miglior scalatore, il miglior corridore da Classiche, il miglior velocista.
Diciotto saranno le licenze WorldTour, avranno durata triennale e saranno attribuite sulla base dei già conosciuti criteri etici, finanziari, sportivi, amministrativi e organizzativi: sembra dunque essere stato accantonato il progetto di promozione e retrocessione che costituisce la linfa di ogni disciplina sportiva.
Via al Cahier des Charges, un sistema costituito da 10 regole da rispettare per rafforzare la lotta al doping di ciascun team e permettere ai corridori di essere supervisionati nella maniera più opportuna: adottato già in fase sperimentale da alcuni team, sarà imposto a tutti a partire dal 2018.
Dalla prossima stagione ritorneranno le radioline. Mai abbandonate per le prove della massima serie, potranno essere utilizzate anche in quelle classificate HC e .1, così come nelle gare femminili e under 23. Sarà poi possibile applicare sulle biciclette dei corridori minitelecamere di ripresa, senza dover chiedere all’Uci il permesso per l’installazione.
Concludiamo, infine, con una bella novità che riguarda il movimento femminile, che avrà anch’esso un circuito WorldTour che raggrupperà le maggiori corse annuali. Saranno 17, per la precisione, di cui quattro a tappe e tre corse italiane: Strade Bianche (ITA – 05/03/16); Féminin Ronde van Drenthe (NED – 12/03/16); Trofeo Alfredo Binda – Cittiglio (ITA – 20/03/2016); Gand-Wevelgem (BEL – 27/03/16); Giro delle Fiandre (BEL – 03/04/16); Freccia Vallone (BEL – 20/04/16); Tour de Chongming Island (CHN – 06-08/05/16); Amgen Tour of California (USA – 19-22/05/16); Philadelphia International Cycling Classic (USA – 05/06/16); Aviva Womens Tour (GBR – 15-19/06/16); Giro d’Italia (ITA – 01-10/07/16); La Course par Le Tour de France (FRA – 24/07/16); Prudential Ride London (GBR – 30/07/15); Crescent Vargarda (SWE – 19/08/16); Crescent Vargarda TTT (SWE – 21/08/16); GP de Plouay-Bretagne (FRA – 27/08/16); LA MADRID CHALLENGE par La Vuelta (ESP – 11/09/16).