Danno doppio, alla FIFA. Nel giorno in cui sono state svelate le date dei Mondiali di Qatar 2022, Sepp Blatter è finito sotto inchiesta in Svizzera per due presunti reati.
Contro il 79enne presidente dell’organo più importante del calcio planetario è stato aperto un procedimento penale da parte del procuratore generale. Due i reati che si sospettano essere a carico di Blatter: gestione fraudolenta e appropriazione indebita.
È stato probabilmente questo il motivo della cancellazione stampa che era inizialmente prevista al termine della riunione dell’Esecutivo che si è tenuta a Zurigo, che ha sostanzialmente confermato il calendario dei Mondiali di Qatar 2022, che si giocheranno come previsto d’inverno dal 21 novembre al 18 dicembre.
Ma a fare notizia, alla Fifa e dintorni, è la messa sotto inchiesta del proprio numero 1 – che la scorsa estate ha rassegnato le proprie dimissioni, rimanendo però al suo posto in attesa del successore.
Stando al comunicato stampa della stessa Procura (Oag), sembrerebbe che «il 12 settembre 2005 Blatter abbia firmato un contratto con la Federazione caraibica (con Jack Warner all’epoca presidente) a condizioni sfavorevoli per la Fifa. Dall’altro lato c’è il sospetto che, applicando tale accordo, Blatter abbia violato i suoi doveri di gestione e agito contro gli interessi della Fifa».
Sullo stesso dirigente svizzero pende anche il sospetto di una gestione poco pulita di fondi: sempre secondo la nota stampa dell’Oag, Blatter è sospettato di «aver pagato in modo fraudolento 2 milioni di franchi svizzeri a Michel Platini, presidente della Uefa, a spese della Fifa, pagamento effettuato nel febbraio 2011 e che si ritiene sia stato fatto per un lavoro svolto fra il gennaio 1999 e il giugno 2002».
Su questo fatto già oggi la Procura ha interrogato lo stesso Blatter e sentito Platini come persona informata sui fatti.
Dal canto suo, in una nota ufficiale, Michel Platini ha respinto tutte le accuse relative allo scandalo: «Riguardo il pagamento che mi è stato fatto, vorrei chiarire che è relativo al lavoro che ho fatto sotto contratto con la Fifa, e sarò felice di chiarire tutto con le autorità competenti. Mi hanno fatto delle richieste le autorità che indagano, e ho sempre fornito la massima collaborazione».
Sono state ordinate perquisizioni negli uffici della Fifa e dello stesso Blatter, al quale sono stati sequestrati alcuni documenti. Per ora il dirigente svizzero, come sottolineato dalla stessa procura, potrà avvalersi della presunzione d’innocenza.