Il Barca ha vinto sudando 2-1 sul Las Palmas ma sprofonda nella malinconia per lo stop di due mesi di Messi. Inoltre, dopo il referendum in Catalogna si profila una “scissione” clamorosa. E il Madrid?
L’ultimo weekend di calcio iberico ha portato insomma diverse novità: i blaugrana hanno vinto 2-1 col Las Palmas, cancellando dunque le ferite della folle serata in Galizia (il 4-1 subito dal Celta Vigo mercoledì), ma nessuno nell’ambiente Barca può tanto sorridere.
Messi si è fatto male, due mesi di stop per lui. È stata subito evidente l’entità dell’infortunio: lesione del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro, 7-8 settimane di stop previste. Per Luis Enrique non ci voleva proprio.
Anche perché, seppur primo, il Barcellona visto all’opera con i canariani gialloblù non è sembrato così irresistibile: difesa disattenta (svista di Mascherano che ha dato il là al gol di Viera quasi allo scadere, settimo gol incassato, il Real ne ha preso appena 1); Neymar svagato e inconcludente. L’unica nota positiva, nel pomeriggio agrodolce del Camp Nou, è la grinta di Suarez.
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Il Pistolero uruguagio ha trascinato i suoi all’importante vittoria, che vale il controsorpasso sul Real Madrid ma non la leadership della Liga (che è al momento del Villarreal, 1-0 all’Atletico Madrid con rete di Leo Baptistao).
Le merengues sono andate letteralmente a sbattere contro il muro del Malaga, squadra che prima di sabato era incappata in ben 5 k.o. di fila.
Al Bernabeu il vero eroe è stato il portiere biancazzurro Kameni, autentica saracinesca nella giornata che ha visto CR7 sprecare l’inverosimile per mira difettosa (ben 15 tentativi nello specchio!). Blancos incapaci insomma di far valere il loro strapotere tecnico, e anche la superiorità numerica negli ultimi minuti per l’espulsione di Amrabat.
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La squadra di Rafa Benitez non riesce dunque a dare costanza e continuità ai propri risultati: ora il Madrid è terzo a pari punti col Celta Vigo (1-1 a Eibar, con un’altra marcatura per Iago Aspas).
Dietro, occhio al redivivo Siviglia: i bicampioni di Europa League allenati da Unai Emery – prossimi avversari della Juventus in Champions – risorgono e ottengono la loro prima vittoria stagionale battendo 3-2 il Rayo Vallecano con la rete decisiva di Konoplyanka.
Sulla Liga pesa però l’esito del referendum svoltosi ieri in Catalogna: il fronte indipendentista ha vinto largamente e prepara ora la secessione dal resto della Spagna. Nel caso in cui questo accadesse, la Liga de Fútbol Profesional potrebbe clamorosamente escludere dal campionato le squadre catalane Barcellona ed Espanyol.
Non è ancora chiaro se ciò accadrà a campionato in corso oppure a partire dalla prossima stagione; di certo sarebbe un grosso grattacapo per la Federazione iberica, e non solo.