Il weekend di Premier League ha sconvolto e non poco la classifica: il City ha perso di nuovo, lo United si è preso la vetta ed è solo al comando dopo più di due anni.
È stata, innanzitutto, la giornata del ritorno al gol dei grandi bomber: da Wayne Rooney ad Alexis Sanchez, da Daniel Sturridge a Harry Kane, i grandi attaccanti della Premier sono andati tutti a segno, in un turno che è risultato alla fine favorevole proprio allo United.
I Red Devils ritrovano la vetta della Premier da cui mancavano dal 19 maggio 2013, ultima gara della carriera leggendaria di Alex Ferguson. Il potente 3-0 rifilato al Sunderland rappresenta tutte le qualità della rosa a disposizione di Van Gaal: vanno in rete infatti il nuovissimo – e promettentissimo – Depay (quarta rete stagionale per Memphis); il veterano Rooney e il “medio” Juan Mata.
Per il Thunder Boy nativo di Liverpool e capitano dello United è un gol che spezza un digiuno lungo 5 mesi (ultima rete in Premier nello scorso aprile) e che gli permette di agganciare Dennis Law a quota 171 nella classifica all time dei marcatori della Manchester rossa.
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Altro attaccante che torna al gol, e lo fa in maniera roboante, è Alexis Sanchez: tripletta per il Nino Maravilla nella cinquina con cui l’Arsenal stende 2-5 un generoso Leicester (primo k.o. in stagione per Claudio Ranieri). In rete per le “volpi” Vardù che apre e chiude l’incontro; in mezzo anche la gioia per Walcott e Giroud.
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I Gunners fanno un bel passo in avanti in classifica, agguantano il West Ham (2-2 in rimonta in casa col Norwich, decisivo Kouyate al 90’) e si portano sotto al City.
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L’altra faccia di Manchester infatti viene presa a sberle dal Tottenham: 4-1 degli Spurs che asfaltano un City colpito nel morale e traballante dal punto di vista nervoso. È il terzo k.o. in quattro partite fra Champions e campionato.
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Poco importa a Pellegrini che De Bruyne abbia segnato ancora (era il gol del vantaggio degli Sky Blues); l’infortunio al polpaccio di Kompany e il guaio muscolare a Yaya Touré preoccupano e non poco il tecnico cileno in prospettiva Champions.
Intanto il morale del City esce ulteriormente ridimensionato dopo l’incontro con gli Spurs: un 4-1 che sentenzia tutte le paurose lacune psicologiche di una squadra piena zeppa di acquisti costosi ma incapace di avere una mentalità salda e vincente. Pochettino ringrazia e con i suoi si rilancia in classifica.
Occhio infine al Liverpool: nel 3-2 all’Aston Villa si rivede finalmente Sturridge, in gol dopo un’astinenza che durava da marzo. È una vittoria che ridà fiato alla squadra di Brandon Rodgers, ancora alla ricerca della quadra migliore.
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Sette vite invece per il Chelsea di Mourinho, che riesce a evitare il quarto k.o. in Premier rimontando il Newcastle a domicilio: da 2-0 a 2-2 grazie a Ramires e Willian che tolgono le streghe dal cielo dello Special One. Non ancora ripristinato il giusto feeling con l’ambiente Blues, ma il portoghese di sicuro si aggrapperà al punto guadagnato sul City per continuare la difficilissima rincorsa al titolo.
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