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Nibali, dopo il successo alla Tre Valli Varesine ora “testa al Lombardia”

Un successo dietro l’altro. È travolgente questo finale di stagione di Vincenzo Nibali che, dal rientro alle corse in seguito alla squalifica rimediata alla Vuelta, non ha più sbagliato nulla e ha concluso questo mese di settembre nel migliore dei modi.

Dopo il secondo posto alla Coppa Agostoni ed il primo alla Bernocchi, ecco che l’atleta della Astana conclude in bellezza il Trittico Lombardo vincendo la Tre Valli Varesine 2015 e conquistando il diamante assegnato al corridore più regolare delle tre corse. “L’incognita principale era il fuso orario“, spiega in conferenza stampa, machilometro dopo chilometro andava sempre meglio” e alla fine c’è stato l’attacco decisivo che ha portato i suoi frutti.

Un grande lavoro anche da parte dei compagni, in particolare Fabio Aru, che si è messo a disposizione dello Squalo, scremando il gruppo nelle fasi decisive di gara: “Era al rientro anche lui e doveva valutare le sue reali condizioni – prosegue lo Squalo – ma c’è da ammirarlo per quello che ha fatto“.

Inevitabile ritornare al discorso Mondiale di Richmond 2015, in cui gli azzurri si sono completamente sciolti nel finale, mancando la top 10. “Abbiamo provato a restare uniti, ma con un arrivo così era difficile per noi“, osserva il campione italiano, consapevole che la corsa si sarebbe decisa nei chilometri finali, dove un corridore “esplosivo” come Peter Sagan avrebbe potuto dire la sua.

Ad ogni modo è già cancellato quel brutto ricordo ed ora la mente è tutta rivolta all’appuntamento di domenica 4 ottobre, Il Lombardia, ultima Monumento della stagione. Il messinese ha già fatto bene in passato nella Classica delle foglie morte e proverà stavolta a lasciare il segno centrando il podio su un percorso estremamente duro, che richiede “vari cambi di ritmo” e che si farà sentire alla fine nelle gambe.

Per lui niente Milano-Torino e Gran Piemonte, quindi ci sarà modo di visionare le strade per la prova WorldTour, in particolare le salite del Civiglio e di San Fermo che potrebbero rivelarsi decisive. Riuscirà il nostro atleta numero uno a riportare in Italia la vittoria otto anni dopo l’ultima targata Damiano Cunego?

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