Nessuno sconto di pena per Alex Schwazer. Il marciatore altoatesino non ha ottenuto il via libera dal Tribunale Nazionale Antidoping per tornare a gareggiare prima di quel 29 aprile 2016 che rappresenta la fine naturale della sua squalifica. La sua preparazione verso Rio 2016, in ogni caso, prosegue a gonfie vele.
È stata la mancanza del parere favorevole da parte della IAAF, Federazione Internazionale d’Atletica Leggera, a pesare sulla decisione della seconda sezione del TNA. Poco importa al diretto interessato, che continua i suoi allenamenti alla ricerca del gran tempo che valga la qualificazione ai Giochi Olimpici del prossimo anno.
Dopo quello effettuato a L’Aquila lo scorso 24 settembre, infatti, un secondo test è stato svolto nelle scorse ore su una pista ciclabile di Via Nomentana a Roma, stavolta sulla distanza olimpica di 20 km. Con risultato ancora una volta soddisfacente: se già nella prima occasione era stato fermato il crono su un tempo molto vicino al primato mondiale (seppur in una pista non omologata), il tempo impiegato stavolta dal trentunenne atleta allenato da Sandro Donati è di 1h18’57”, che sarebbe valso l’oro mondiale alla recente rassegna iridata di Pechino 2015 e comunque il sesto tempo dell’anno. Questi parziali: 3’57” al primo chilometro, 19’25 al quinto, 39’00 al decimo.
“Sono sereno – sono le sue prime parole rilasciate all’uscita dal tribunale – con lo sconto avrei fatto un certo tipo di allenamento, ma senza sconto abbiamo comunque un piano B”. Convinto di avere la “gamba giusta” e di sentirsi “molto bene”, per cui “lo sconto non è arrivato, ma ce la farò anche senza“, non esita a mandare una frecciata alla Iaaf: “Da loro non mi aspettavo nulla, hanno tanto lavoro da fare in tema antidoping”.
Anche senza ulteriore sconto, Schwazer potrà comunque gareggiare nella Coppa del mondo che si terrà a maggio in Russia, valida per ottenere il tanto desiderato pass per Rio 2016.