Sanchez Arsenal

Premier League: Arsenal ok, 3-0 allo United. E si muove qualche panchina

Ottava giornata di Premier League a dir poco spumeggiante. L’ha chiusa ieri l’Arsenal, schiaffeggiando 3-0 lo United. Ma ci sono anche i rumours sulle panchine: Rodgers via, Mou forse.

Ripartiamo prima di tutto dai risultati, e dal risultato importante di ieri: il 3-0 dell’Emirates con cui i Gunners hanno battuto i Red Devils nel big match che doveva stabilire chi fra le due sarà la principale sparring partner del City per la rincorsa al titolo.

Partita vinta nettamente, e nel risultato e nella prestazione, dai biancorossi di Arsene Wenger che pur disastrosi in Champions (zero punti in due giornate) in Premier vanno invece a gonfie vele.

È stata una giornata di autentica gloria per il cileno Alexis Sanchez: doppietta straordinaria e partita vinta quasi da solo contro la squadra di Van Gaal, che retrocedono addirittura al terzo posto momentaneo finendo scavalcati proprio dai Gunners.

Mezz’ora da strabuzzare gli occhi, per gli amanti del calcio: l’Arsenal quando decide di giocare sa incantare come poche altre squadre in Europa. Il primo gol del Nino Maravilla entra nella storia di questo campionato perché è un concentrato di tecnica e follia: colpo di tacco sontuoso sotto il naso di De Gea.

Nemmeno 120 secondi dopo che i Gunners raddoppiano con un’altra grande azione da manuale capitalizzata da Walcott. La squadra di Wenger è riuscita così a farsi perdonare dopo il k.o. in settimana con l’Olympiacos.

La partita si è chiusa praticamente al 20’ con la sassata all’incrocio ancora di Sanchez dopo un dribbling su Darmian: Emirates in visibilio, e Arsenal che può di nuovo sognare.

Menzione d’obbligo per le due grandi andate in scena sabato: il City si è ripreso alla grande in campionato, trovando un clamoroso 6-1 ai danni del Newcastle.

Cinquina pazzesca di Sergio Aguero, che non è rientrato, di poco, nel record stabilito da Lewandowski due settimane fa: per fare la sua cinquina, il Kun Aguero ci ha messo “addirittura” 20 minuti a cavallo tra un tempo e l’altro. sono comunque cinque gol che restituiscono al grande calcio europeo un sicuro protagonista.

E il Chelsea? Va allo sbando e cola sempre più a picco. I Blues hanno raccolto sabato la sesta sconfitta stagionale, la quarta in campionato: 1-3 dal Southampton di uno scatenatissimo Graziano Pellé, che con due assist e un gol ha rilanciato e alla grande le sue quotazioni in ottica Nazionale (e forse per Euro 2016).

Il Mou è sempre più in difficoltà: il suo Chelsea ha già incassato 17 gol stagionali; e non si può non provare strazio, davanti a una difesa così colabrodo – neppure il ritorno dall’inizio di capitan John Terry è riuscito a invertire la rotta.

Attualmente i Blues hanno la seconda peggior difesa del torneo, come il Newcastle (che appunto ne ha presi 6 dal City) e una in meno del Sunderland (e anche qui c’è un discorso da fare). Oggi tutto l’ambiente del Chelsea ha garantito la sua fiducia a Mourinho: ma lo Special One è davvero sull’orlo del precipizio.

Dicevamo delle panchine: sabato è finita l’esperienza di Dirk Advocaat sulla panchina del Sunderland. Il tecnico olandese aveva già salutato i Black Cats prima del 2-2 di due giorni fa col West Ham, dopo l’avvio disastroso che vede il Sunderland al 19esimo posto in classifica. Come suo successore si parla anche di Walter Mazzarri.

È stato invece esonerato dalla panchina del Liverpool Brandon Rodgers, cui è stato fatale l’1-1 nel derby cittadino con l’Everton. Si vocifera di un possibile interessamento dei Reds per Jurgen Klopp.

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