Un’avventura durata quattro anni, con un triste epilogo: il Team Colombia chiuderà i battenti al termine della stagione e non sarà in gruppo nel 2016. A darne l’annuncio ufficiale il general manager, l’italiano Claudio Corti, che rivela come la mancanza di risorse economiche, necessarie per andare avanti, sia la causa primaria del fallimento della squadra.
C’ha provato in tutti i modi, il tecnico azzurro, a cercare un compromesso col Ministero dello Sport colombiano, Coldeportes, ma si è poi visto costretto ad alzare bandiera bianca, senza mascherare il “grande dispiacere” per veder conclusa quest’esperienza che ha permesso all’intero gruppo di “guadagnare la considerazione di tutto il panorama ciclistico“.
Rammarico, da parte di Corti, per la decisione comunicata con evidente ritardo da Coldeportes, e al tempo stesso un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno fatto parte del progetto, dal Presidente della Repubblica Colombiana Juan Manuel Santo al fornitore di biciclette Wilier.
E poi l’intero organico, composto da 18 corridori e nove membri dello staff, tra cui gli italiani Valerio Tebaldi e Oscar Pelliccioli (direttori sportivi), Massimiliano Mantovani e Michele Ronchi (medici), Marco Corti (assistente ds), Mauro Evangelista e David Evangelista (area media), oltre allo stesso Claudio Corti, esperto conoscitore di ciclismo e artefice delle ottime prestazioni degli Escarabajos in questo quadriennio.
Due partecipazioni al Giro d’Italia, una Vuelta a Espana, quattro Giri di Lombardia, due Milano-Sanremo, una Liegi-Bastogne-Liegi, due Tirreno-Adriatico: è mancato il grande risultato tra gli undici successi all’attivo, inutile negarlo, ma non c’è stato palcoscenico o una sola salita in cui i forti scalatori sudamericani non si siano messi in evidenza, dando filo da torcere agli avversari. Un unico rimpianto, quello di “non essere arrivati a riportare la bandiera colombiana al via del Tour de France”.
Darwin Atapuma, Edwin Avila, Miguel Rubiano, Jerlinson Pantano, Esteban Chaves: soltanto alcuni dei corridori lanciati da Corti & Co, alcuni dei quali già catapultati in una dimensione internazionale. Con la speranza che di progetti del genere – alimentati dallo slogan “Un Equipo Un pais” – possano nascerne ancora.