La dirigenza del Bologna ha finalmente deciso: da ieri sera Delio Rossi non è più l’allenatore rossoblù. Al suo posto chiamato Roberto Donadoni: sarà la svolta?
L’ex calciatore del Milan riparte dunque da un’altra formazione emiliana, dopo aver condotto il Parma nella difficilissima stagione passata culminata col fallimento della società ducale e la scomparsa dal calcio professionistico.
Donadoni dunque resta in Emilia, e a lui la proprietà felsinea presieduta da Joe Saputo ha deciso di affidare l’incarico più difficile: condurre i rossoblù fuori dal pantano della zona retrocessione e condurli presto alla salvezza.
Compito difficile, ma comunque all’altezza dell’esperto tecnico bergamasco (ed ex commissario tecnico della Nazionale azzurra). Bisognerà innanzitutto ritrovare la via del gol: il Bologna detiene finora il peggior attacco della Serie A, appena 6 gol segnati.
Una miseria sostanziale, un fattore da sovvertire quanto prima per tornare presto alla vittoria: appena due, finora, contro le neopromosse Frosinone e Carpi già affrontate fra l’altro lo scorso anno in B.
Donadoni dovrà soprattutto lavorare sul morale di Mattia Destro, giunto in estate nell’entusiasmo di buona parte della piazza e rivelatosi finora a dir poco deludente: nessun gol segnato, e crisi temporanea che rischia di trasformarsi in un caso per tutta la stagione.
Ci sarà da ricostruire poi tutta l’identità della squadra: bisognerà trovare la giusta collocazione per Giaccherini, Mounier e Brienza, tre che valgono la categoria e che sono in grado di portare il Bologna fuori dalle sabbie mobili.
Rebus da sciogliere anche a centrocampo, dove Donsah e Crisetig scalpitano per ottenere un posto centrale. In difesa Gastaldello dovrebbe tornare a fare coppia fissa con Oikomonou, che però resterà fermo ai box per 3-4 settimane causa infortunio.
Donadoni sta per essere presentato nella sala stampa dello stadio Dall’Ara. In lui, contratto fino al 30 giugno 2017, tutta la Bologna calciofila ripone piena speranza per restare in Serie A.