Giro d'Italia

Giro d’Italia 2017, dal Giappone l’edizione n. 100? Vegni smentisce

Che per il Giro d’Italia 2017, ovvero quello del centenario, gli organizzatori di RCS Sport – La Gazzetta dello Sport avessero in serbo qualcosa di sorprendente era lecito aspettarselo, ma probabilmente in pochi avrebbero immaginato qualcosa di simile.

Ebbene, sembra in dirittura d’arrivo l’accordo che sancirà la Grande Partenza dell’edizione numero 100 dal Giappone. A darne la notizia è il portale belga Sport/Voetbalmagazine, che parla di un costo complessivo dell’operazione quantificato attorno ai 35 milioni di euro per quattro giorni da disputare in terra nipponica, prima del rientro in Italia.

Sarebbe la popolosa città di Shizuoka ad ospitare la prima di quattro tappe, durante le quali si ipotizza anche la scalata al Monte Fuji, ascesa simbolo dell’intero Paese. Da sottolineare come la prefettura di Shizuoka abbia già stretti contatti con l’Italia, avendo dato vita ad una partnership con la regione Friuli Venezia Giulia per l’organizzazione della prima edizione della Carnia Classic Fuji Zoncolan, che si disputerà il prossimo 30 agosto.

Ad entrare in gioco nell’accordo Giappone-Giro d’Italia ci sarebbe anche Asatsu-DK, una delle maggiori agenzie pubblicitarie dell’intera nazione, in grado di reperire ulteriori sponsor che incrementerebbero gli incassi di RCS. Quest’ultima, lo ricordiamo, è molto attiva nel mercato asiatico: basti pensare che da anni, oramai, il Giro d’Italia viene portato nelle case dei giapponesi attraverso l’emittente nazionale J Television, edita da Sony.

Nulla da dire sulla suggestività dell’ipotesi, che potrebbe essere ufficializzata già entro la fine di questo 2015. Ci riserviamo, tuttavia, il diritto di muovere delle perplessità sull’operazione.

Pur consapevoli che ciò andrà certamente a rinvigorire le casse del colosso italiano, forse ancor più delle tanto acclamate (poi mai portate a compimento) partenze da New York o Dubai, riteniamo che il più grande evento sportivo italiano, a cui è affidato il non secondario compito di diffondere l’immagine del made in Italy nel mondo, debba disputarsi, in un’edizione così importante come la numero 100, all’interno del territorio nazionale, anziché cercare mete esotiche che, per giunta, risulterebbero certamente sgradite ai corridori per quanto concerne le fatiche del lungo viaggio di rientro ed il fuso orario da smaltire.

AGGIORNAMENTO. Passa qualche ora e puntuali arrivano le smentite del Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni, che afferma come una partenza da così lontano non sarebbe attuabile già nel 2017, per via degli evidenti problemi logistici citati in precedenza, e, inoltre, “mi piacerebbe che il 2017 la 100ª edizione del Giro rimanesse in Italia per festeggiare il centenario della corsa“, sono le sue dichiarazioni.

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