È finalmente giunta a conclusione la lunghissima stagione 2015 di Elia Viviani. Dopo aver preso parte, portando a casa un bronzo, alla prima tappa di Coppa del Mondo su pista, lo sprinter veronese, l’uomo più veloce del panorama ciclistico italiano contemporaneo, può finalmente godersi un meritato periodo di relax, prima di concentrarsi su un impegnativo 2016.
È giunto il momento, quindi, di volgere lo sguardo indietro, verso un’annata che gli ha fornito indicazioni importanti e gli ha permesso di centrare quegli obiettivi finora sempre sfuggiti. Sono stati senza dubbio due i momenti migliori vissuti dal poliedrico corridore in forza al Team Sky: la tappa di Genova vinta al Giro d’Italia, sempre inseguita negli ultimi anni, ed il recente oro ai Campionati Europei su pista di Grenchen 2015 nella specialità dell’omnium.
Due risultati che dimostrano quanta duttilità sia propria dell’atleta di Isola della Scala in un’epoca in cui appare davvero fondamentale integrare le varie discipline del ciclismo per poter essere maggiormente competitivi. Otto le vittorie in totale, due in più dello scorso anno: ad aprire e chiudere il filotto, le due corse RCS negli Emirati Arabi: a Dubai nel mese di febbraio e ad Abu Dhabi ad ottobre.
E il 2016 sarà ancor più denso di eventi da cerchiare col pennarello rosso. Sebbene il programma ufficiale non sia ancora stato stilato (a breve terrà un incontro con il suo staff dirigenziale), il debutto stagionale avverrà verosimilmente al Challenge Mallorca, prima di prendere parte ancora una volta al Dubai Tour, che gli servirà per affinare la gamba in vista del primo appuntamento clou, i Campionati Mondiali su pista di Lee Valley (Londra, 2-6 marzo).
Nessun riposo: immediatamente si farà rotta in Italia per essere al via di Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo e Gand-Wevelgem. Ciò che manca nel palmares del velocista veneto è proprio il successo in una Classica e sono proprio le due citate quelle che meglio si adattano alle sue caratteristiche: riuscire a superare indenne il Poggio e sfrecciare all’arrivo del lungomare Calvino oppure sprintare a braccia alzate nella Classica belga costituirebbe certamente un grande traguardo.
A maggio il secondo appuntamento clou, quel Giro d’Italia in cui è riuscito finalmente a rompere il ghiaccio e in cui stavolta spera di poter vincere non una, ma più tappe. Arriverà al termine della Corsa Rosa il primo momento di pausa, necessario per recuperare le energie in vista dei Giochi Olimpici di Rio 2016: sarà di nuovo l’omnium la sua gara, con l’obiettivo di conseguire il massimo risultato.
A quel punto si farà un primo bilancio e si vedrà se le forze fisiche e mentali gli consentiranno di preparare specificatamente i Campionati Mondiali su strada in Qatar, che si svolgeranno ad ottobre su un percorso favorevole ai velocisti. Ma intanto, è giusto che si goda il meritato riposo, Elia, dopo una stagione condotta ad alto livello.