La nazionale italiana si è radunata stamane al Centro Tecnico Federale di Coverciano. Dopo aver assistito alla presentazione della nuova maglia targata Puma (foto in basso), che i giocatori saranno chiamati ad indossare nel corso del prossimo Campionato Europeo, gli azzurri hanno svolto la prima sessione di allenamento, mentre il commissario tecnico Antonio Conte, affiancato dal Presidente Federale Carlo Tavecchio, hanno presenziato anche alla prima conferenza stampa.
È stata questa l’occasione per affrontare tematiche diverse, a partire dal cast di giocatori chiamati per le due amichevoli previste contro Belgio (venerdì 13 allo stadio Re Baldovino di Bruxelles) e Romania (martedì 17 al Dall’Ara di Bologna). Fuori dalla lista dei ventotto Andrea Pirlo, di cui il ct conferma di avere “una stima immensa”, ma di aver ponderato la scelta in virtù del fatto che il centrocampista bresciano è fermo da due settimane per la fine del campionato statunitense. Assenti anche l’altro americano Sebastian Giovinco e Marco Verratti, entrambi in attesa di smaltire i rispettivi infortuni subiti recentemente.
Pur sottolineando come il percorso verso la qualificazione a Euro 2016 sia stato fatto con un determinato gruppo, che pertanto ha diritto più di altri ad andare in Francia, l’ex allenatore della Juventus conferma di prestare comunque “attenzione a quello che accade intorno”: prova ne sono le convocazioni di Stefano Okaka, che sta ben figurando nelle file dell’Anderlecht, ed Alessio Cerci, che sta giocando con continuità e “può darci delle soluzioni in più”.
In ogni caso, aggiunge il ct pugliese, per tutti coloro che varcheranno il cancello di Coverciano “deve esistere solo la maglia azzurra“: “Voglio giocatori che sentono questa maglia come una seconda pelle”, sono le sue parole. Ed un criterio di scelta imprescindibile per far parte dell’Italia sarà costituito dalla moralità: “Ho sempre detto che avrei guardato ai comportamenti dei giocatori dentro e fuori dal campo – osserva – Non basteranno due o tre gol per farmi cambiare idea, ho bisogno di uomini che abbiano valori straordinari per fare qualcosa di straordinario“.
Dello stesso parere anche il Presidente FIGC Carlo Tavecchio, che al di là delle numerose – e doverose – polemiche che spesso scaturiscono dalle sue discutibili parole, afferma: “La maglia azzurra è l’orgoglio degli italiani“.