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Fabian Cancellara appenderà la bicicletta al chiodo al termine della prossima stagione. A renderlo noto è stato lo stesso corridore svizzero durante gli Swiss Cycling Awards, evento promosso dal ciclismo elvetico per assegnare riconoscimenti agli atleti locali.
“Il ciclismo non è la mia vita, ma solo una parte di essa“, ha confessato la Locomotiva di Berna nel corso della serata. Il suo scopo, dunque, è di chiudere nel migliore dei modi una carriera che l’ha visto trionfare nei maggiori palcoscenici del mondo: 4 maglie iridate a crono, tre Giri delle Fiandre, 3 Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo sono soltanto alcune delle sue memorabili vittorie.
E saranno nuovamente le Classiche l’obiettivo della sua ultima stagione: Sanremo, Fiandre e Roubaix, dunque. Non i Giochi Olimpici di Rio 2016, che il trentacinquenne corridore della Trek considera troppo impegnativi per le sue caratteristiche.
Sarà certamente meno noto al grande pubblico, ma fa certamente scalpore l’annuncio del ritiro – immediato – del ventitreenne australiano Campbell Flakemore. Salito alla ribalta lo scorso anno in virtù della medaglia d’oro conquistata nella cronometro dei Campionati Mondiali di Ponferrada, il corridore aussie ha vestito in questa stagione la maglia della Bmc, con la quale ha trovato delle difficoltà al suo debutto da professionista.
E così, repentina, la decisione di alzare bandiera bianca e di dedicarsi ad altro nella vita. “Correre nel WorldTour implica sacrifici enormi e mi sono chiesto “sei disposto a fare tutto ciò per essere un campione?”, sono le sue riflessioni rilasciate al portale CyclingTips. “Mi sono risposto di no – ha ammesso candidamente – Ho capito di non voler fare questa vita“.
Rivelando di aver informato della sua scelta il direttore sportivo del team statunitense Allan Peiper lo scorso agosto, Flakemore, che intanto si è ristabilito nella sua casa in Tasmania, ha ammesso di sentirsi più libero adesso e di essere pronto a cercare nuove strade.
