Nella serata surreale vissuta da tutt’Europa per gli attentati di Parigi, la Nazionale va in vantaggio e poi sbanda a Bruxelles: Belgio-Italia finisce 3-1.
Buon ranking non mente, dirà qualcuno: la squadra prima nella classifica Fifa infatti rispetta il pronostico della vigilia e decreta ancora di più il suo straordinario momento di forma e risultati. Esame invece superato a metà per gli azzurri di Conte.
Il commissario tecnico perde la sua seconda partita da quando siede sulla panchina azzurra (la prima a giugno nel test col Portogallo), e lo fa vedendo i bruschi cali di concentrazione degli juventini Chiellini e Bonucci che vanno in tilt e consentono ai Diavoli Rossi di batterci con relativa agilità. Non un buon segnale, specie perché arriva contro una papabile grande d’Europa destinata a giocare un Europeo ai vertici.
Un gran peccato, considerando che l’Italia aveva iniziato alla grande la serata allo stadio Re Baldovino (l’ex Heysel) col gol di Candreva al 3’ dopo una bella azione corale aperta proprio dall’ala laziale, passata per Florenzi col velo di Eder, il tiro di Pellè e il tap-in di Romoletto dopo la respinta di Mignolet.
La Nazionale stava pure girando bene, merito del 4-4-2 (pronto a trasformarsi in 4-2-4) allestito da Conte nonostante l’assenza di Verratti e capace di far esprimere al meglio le caratteristiche tecnico-tattiche dell’Italia. Poi però è arrivato il pari insperato, col gol dell’indisturbato Vertonghen lasciato colpevolmente solo al centro dell’area da una difesa lenta.
Da quel momento è iniziato una nuova partita: il Belgio ha alzato la testa, Hazard e Ferreira-Carrasco hanno garantito maggiore copertura e nel secondo tempo hanno fatto girare meglio il pallone mettendo in crisi il centrocampo e la fascia destra visionata da Darmian.
Eder sembrava poter far male di nuovo a Mignolet, poi però Bonucci ha fatto il pasticcio regalando palla a Hazard e innescando così il gol della rimonta di de Bruyne. Poco dopo è arrivato anche il tris di Batshuayi, il talento dell’Olympique Marsiglia.
Una sconfitta che riporta l’Italia indietro, se non altro nel morale, anche se a sprazzi si è vista una Nazionale tutto sommato positiva. Da rivedere completamente però è l’approccio della difesa, del tutto svalvolata. C’è ancora un po’ di tempo per registrare i movimenti: ma bisogna cominciare subito.