Bosnia-Irlanda, andata del secondo spareggio playoff per Euro 2016, finisce 1-1: segna anche Edin Džeko, ma gli uomini in verde fanno l’impresa e ora vedono il traguardo.
Senza ben 4 pedine fondamentali, fuori tra infortuni e squalifiche (tra esse O’Shea, Walters, Given e Westwood), l’Irlanda di O’Neill riesce a centrare un pareggio a dir poco sorprendente alla vigilia e torna a Dublino con più di qualche possibilità di centrare l’ambita qualificazione.
Una partita condotta con grande sacrificio, quella degli irlandesi, abili nel tirare su il muro difensivo e colpire alla prima occasione giusta: l’1-1 dell’Aviva Stadium di Zenica nasce da questo canovaccio tattico, che ora consente all’Irlanda di ripartire, lunedì nel match di ritorno, da un vantaggio considerevole.
La Bosnia sbatte per quasi tutta la partita contro il castello irlandese, meriterebbe sicuramente per spirito e abnegazione la vittoria finale ma non piazza mai il colpo decisivo. Anzi, la partita si decide proprio nel finale grazie alla scintilla innescata dagli ospiti.
All’81’ Robbie Brady, ala del Norwich, centra col sinistro l’angolo giusto: sull’Aviva Stadium, sul portiere Begovic e sui compagni cala il gelo. Ma la Bosnia si riprende immediatamente: la sfuriata produce l’immediato pari su tap in di Džeko, fino a quel momento sterile sottoporta, ma il forcing degli ultimi minuti non genera altri scossoni. L’Irlanda alla fine gode e gioisce, ai bosniaci non restano che i rimpianti.
Gli stessi “italiani” della squadra di Badzarevic sono stati deludenti: a iniziare dagli attesi romanisti Džeko e Pjanic, col regista che ha viaggiato a intermittenza, e continuando poi con gli esterni alti adattati Zukanovic e Lulic e con l’attaccante cesenate Djuric.
Ora la Bosnia rischia di complicarsi maledettamente la faccenda sulla strada verso Euro 2016: il sogno del primo Europeo giocato dalla piccola federazione (e Paese) balcanica è in serio pericolo. Lunedì servirà la gara perfetta.