Un risultato già orientato e un altro in dubbio. L’andata degli spareggi playoff per Euro 2016 si chiude con due successi: convincente quello ucraino, meno quello svedese.
La nazionale dell’est asfalta letteralmente la Slovenia piena zeppa di “italiani” (in campo Handanovic, Cesar, Kurtic, Birsa e Ilicic) e consolida la qualificazione che già da pronostico sembra appartenerle. Per i balcanici biancoverdi è notte fonda: è come se la nazionale di Katanec si fosse eclissata nelle ultime giornate.
Dopo l’incredibile rimonta subita in Svizzera, da 2-0 a 2-3 in nemmeno un quarto d’ora, la Slovenia si è come eclissata. L’Ucraina invece, dal canto suo, ha già orientato la qualificazione: sarebbe il primo pass ottenuto per un grande torneo passando dagli spareggi – finora 5 sconfitte su 5 fra Europei e Mondiali.
La nazionale ex sovietica allenata da Fomenko sfrutta alla grande la bella serata di Konoplyanka e Yarmolenko – suo il bel gol che sblocca l’incontro al 22’ – e dalle parti di Handanovic grandinano tanti cross; la Slovenia fa ben poco per uscire dal tunnel e i padroni di casa dopo l’intervallo piazzano il colpo del k.o.
A segnare al 10’ è Seleznyov, bravo a rimanere in linea sull’assist di Fedetskiy e a fare 2-0. Dall’altra parte Ilicic è impalpabile, Birsa appena sufficiente; solo Handanovic riesce a salvare l’onore sulle impetuose azioni di rimessa ucraine. La Slovenia va sotto 2-0. Ribaltare il risultato martedì sarà alquanto difficile.
Molto più equilibrio invece – almeno nel risultato – nell’altra sfida della giornata, il derby nordico Svezia-Danimarca: se l’aggiudicano 2-1 i gialloblù, costretti così a rimandare il discorso qualificazione al ritorno fra tre giorni.
La partita ha un solo grande protagonista, e non potrebbe essere altrimenti: Ibrahimovic incanta ed esalta per tutti i 90’ giocati alla Friends Arena di Solna. La sua Svezia, però, paga a caro prezzo l’unica distrazione concessa ai danesi, che costa il gol del 2-1 che rende tutto più instabile.
Fa molto di più la Svezia, che gioca meglio nel primo tempo e, dopo il grande spavento per l’azione non finalizzata da Bendtner, passa in vantaggio con una perfetta azione corale orchestrata da Durmaz e Lusting e finalizzata da Fosberg in area di rigore; 44’ e 1-0 svedese. Prima dell’intervallo la squadra di Hamren potrebbe pure raddoppiare, ma la mazzata di Ibra su punizione va alta sulla traversa.
Stessa musica nella ripresa: Svezia che fa la partita e trova il raddoppio, di rigore al 53’, firmato dal solito attaccante del Psg. La partita sembra andare in ghiacciaia così: i padroni di casa amministrano, la Danimarca non esce allo scoperto.
Ma nel calcio, quando non la chiudi, prima o poi subisci: capita così anche ai gialloblù che concedono l’unico errore difensivo di tutta la partita e vengono puniti da Jorgensen, bravo a siglare la rete che accorcia le distanze e vale oro sul cross di Poulsen.
La Danimarca chiude all’attacco cercando il gol del pari, che però non arriva: il 2-1 finale però, specie per com’è arrivato, dà tanto morale in vista del ritorno a Copenaghen di martedì sera.