Una vittoria abbastanza convincente quella conseguita dagli uomini di O’Neill che, dopo l’1-1 di Zenica, vincono davanti al pubblico amico dell’Aviva Stadium di Dublino brillando per capacità difensiva, pressing e corsa. Bocciata in toto invece la Bosnia di Mehmed Baždarević: i Dragoni balcanici tornano mestamente a casa vedendo svanire il sogno di un doppio miracolo.
L’accoppiata di partecipazioni Mondiale-Europeo in appena due anni era comunque alla portata dei vari Pjanic e Džeko, oltre che di Lulic e Zukanovic: tutti mancanti al grande appello, nella serata che doveva far scoppiare di nuovo la gioia a Sarajevo e dintorni. Per questo i biancoblù bosniaci restano con tanto amaro in bocca per una qualificazione che, sulla carta almeno inizialmente, appariva alla portata.
E invece la bolgia dublinese ha sorriso agli irlandesi, favoriti anche dal cambio totale di strategia di Baždarević e pronti ad approfittare del primo svarione serio, come in occasione del vantaggio: cross da destra, Zukanovic intercetta – ma col braccio attaccato al corpo – e l’arbitro Kuipers “regala” il penalty ai verdi padroni di casa.
Dal dischetto Jonathan Walters, assente all’andata, ha trafitto Asmir Begovic, ex compagno di squadra allo Stoke City. Un 1-0 che la Bosnia ha cercato poi di sovvertire: un paio di tiri fuori, di Dzeko e Medunjanin; la spinta di Besic nella ripresa ma poco altro.
Il portiere irlandese di fatto non ha corso rischi, fino al gol della matematica sicurezza, siglato ancora una volta da Walters, freddissimo ad approfittare di un disgraziato “assist” di Vranjes e a depositare in rete il raddoppio. Il colpo doppio del veterano 32enne, 5 gol con quelli di stasera in 10 partite. Una doppietta che manda l’Irlanda in Francia, dove ritroverà gli odiati “cugini” unionisti dell’Irlanda del Nord.
Non sarà una squadra di fenomeni, l’Irlanda operaia di O’Neill, ma è quanto basta per volare a Euro 2016, di nuovo a un Europeo dopo la partecipazione – pur fallimentare – di 4 anni fa. Quello che Pjanic, Dzeko e il resto della Bosnia dovranno vedere loro malgrado dalla tv.