Lo dice chiaramente il ranking, lo ha stabilito un dominio lungo un’intera stagione e ora l’hanno ufficialmente sancito le ATP Finals 2015: il numero 1 del tennis contemporaneo è senza alcun dubbio Novak Djokovic! Per il secondo anno consecutivo, per la quinta volta in carriera, è sua la Masters Cup disputatasi alla O2 Arena di Londra: nulla da fare per Roger Federer, arresosi in due set col punteggio di 63 64.
Una macchina da guerra più forte di tutto e di tutto. È da inizio anno che il serbo domina pressoché tutte le superfici e si rende protagonista della sua miglior annata in carriera. Ben 11 i titoli messi in bacheca: ai tre Slam (Australian Open, Wimbledon e US Open) e ai 6 Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Monte-Carlo, Roma, Pechino e Parigi-Bercy ecco aggiungersi la Masters Cup, il Torneo dei Maestri.
Non c’è Rafa Nadal che tenga in semifinale, non c’è Roger Federer che tenga in finale: quest’anno il numero 1 è lui. Lo svizzero gli ha in questo 2015 inflitto tre sconfitte – delle sei complessive in 80 incontri – a Dubai, Cincinnati e al round robin di Londra. Ma laddove conta, ha sempre vinto il serbo: alle finali di Wimbledon e US Open e ora qui a Londra.
È stato inserito nel girone “Ilie Nastase”, colui che per cinque volte alzò il trofeo. È stato emulato, in quest’occasione, il rumeno, dal momento che ora anche Nole può fregiarsi di cinque titoli. Insegue ancora lo svizzero, ma l’impressione è che quei sei centri di Roger siano ormai ad un passo e ogni stagione potrà essere quella giusta per il sorpasso.
Diventa anche superfluo scrivere un resoconto del match di finale perché Djoko riesce a rendere tutto davvero semplice, tutto davvero banale anche quando ha di fronte colui che ha scritto la storia del tennis. Ma la storia ora sta per essere riscritta in lingua serba. L’autore è un ventottenne di Belgrado: Novak Djokovic.