Nell’ultima prova del Mondiale di F1, nel GP d’Abu Dhabi, vince ancora lui, Nico Rosberg: terzo successo consecutivo per il tedesco. Secondo Hamilton, 3° Raikkonen.
Peccato che Nico si sia svegliato troppo tardi: da quando il compagno di squadra e nemico giurato Lewis Hamilton si è vestito del titolo iridato, nel GP degli USA ad Austin il 25 ottobre, Rosberg ha fatto tre su tre, facendo aumentare i rimpianti – suoi e dell’intera cerchia d’appassionati – per un Mondiale ormai bello che andato.
Ma è comunque la materializzazione di una rivincita, per il tedesco Nico, contro il titolato britannico Lewis, e un buon viatico per la prossima stagione: nel Mondiale di F1 del prossimo anno la sensazione è che ci si possa divertirsi molto più di quest’anno.
Lewis insomma finisce offuscato: per la terza volta di fila sul secondo gradino del podio dopo Messico e Brasile. Sperava di mettere la ciliegina sul suo Mondiale in ben altro modo, Hamilton, e invece si è dovuto accontentare di tre seconde piazze di fila.
A un certo punto del GP il britannico aveva chiesto nuovamente al team l’autorizzazione per pigiare il piede sull’acceleratore, montando magari le supersoft nel finale per tentare l’ultimo attacco al nemico in casa. E invece dai box hanno detto no, preferendo non rovinare il morale a Rosberg, che quindi ha chiuso in bellezza la sua annata da “sparring partner”.
Capitolo Ferrari: vista la partenza a handicap di Sebastian Vettel, il Cavallino Rampante è riuscito a piazzare sul podio l’altra monoposto in rosso di Kimi Raikkonen. Comunque è stata un’altra grande gara, per il pilota tedesco: partito da tre quarti di schieramento e grazie a un assetto positivo della SF15-T che non ha logorato tanto le gomme, Seb è arrivato comunque fino ai piedi del podio, lasciando poi al compagno finlandese l’onore e l’onere di centrare il terzo posto.
È stato l’80esimo podio in carriera, per Kimi Raikkonen: eguagliato Ayrton Senna, non uno qualunque. Anche questo è un bel segnale, in una carriera comunque vittoriosa per il ferrarista. Lui, il compagno Vettel e tutta la Ferrari comunque salutano il Mondiale con una prestazione convincente.
Il Cavallino Rampante c’è, e l’anno prossimo lotterà con ancora più carica per ricucire definitivamente lo strappo con la Mercedes: magari evitando qualche errore di valutazione di troppo – Q1 di Abu Dhabi docet – e lavorando meglio su concentrazione e feeling con la monoposto.