Delirio allo Stadio San Paolo: il Napoli batte 2-1 l’Inter e, per la prima volta dopo 25 anni, si ritrova al comando della classifica di Serie A in solitaria. Un premio al grande lavoro che il tecnico Maurizio Sarri sta portando avanti giornata dopo giornata, tanto in campionato quanto in Europa, a suon di vittorie e di bel gioco.
Sono due i momenti chiave che costano cari ai nerazzurri. Il primo ad inizio match, quando una respinta sbagliata di Murillo viene intercettata da Callejon, che manda Gonzalo Higuain in porta: nulla da fare per Handanovic ed è 1-0.
Sul finire del primo tempo, Nagatomo si fa espellere dall’arbitro Orsato per doppia ammonizione, e così, nella ripresa, in superiorità numerica, i partenopei riescono a bucare per la seconda volta la porta di Handanovic, ancora con una prodezza di Higuain.
A nulla vale l’1-2 di Lialjc: i milanesi ci provano, impegnano Reina in più di una circostanza e colpiscono due pali nel finale, ma i padroni di casa dimostrano di sapersi ben difendere e chiudono bene gli spazi, pur soffrendo nell’ultimo scampolo di gara.
Grande merito dei tre punti è senza dubbio del Pipita, indiscusso protagonista di una stagione finora rivelatasi magnifica. L’argentino si gode il momento, ma preferisce rimanere con i piedi per terra: “È stata una serata magica. Stiamo lavorando bene e dobbiamo continuare così, ma non dobbiamo esagerare perché manca ancora tantissimo”.
Con la sua consueta pacatezza, così si esprime Sarri: “È stata la vittoria del gruppo contro una squadra molto forte e dai grandi valori individuali”. Un neo, il tecnico toscano, riesce a trovarlo riguardo alla prestazione offerta dai suoi ragazzi: “Abbiamo sofferto gli ultimi 20 minuti, abbiamo margini di crescita”.
Chi invece mastica amaro è Roberto Mancini, che recrimina per l’espulsione di Nagatomo: “È stata una partita equilibrata, rovinata dall’espulsione“, sentenzia il Mancio, che afferma come, in occasione del primo giallo, “è stato bravo Callejon a simulare e lui [Nagatomo] ha abboccato”. “In undici contro undici non avremmo perso, anzi…”, dichiara l’ex tecnico del City, ma Sarri gli risponde a diastanza: “Fino all’89° abbiamo avuto sei palle gol a una”.