Missione compiuta per le italiane di Europa League: dopo Napoli e Lazio, già qualificate e senza sconfitte, passa il turno anche la Fiorentina. L’Italia fa 5/5.
Un bellissimo segnale, dato anche al ranking UEFA: forse il vero calcio italiano sta tornando anche in Europa, dopo il passaggio di entrambe le squadre Champions League.
Di sicuro, un fatto incoraggiante per un calcio spesso cresciuto all’ombra di campionati ben più ricchi e spettacolari che hanno monopolizzato gli anni passati anche nelle competizioni del Vecchio Continente.
Intanto ci godiamo anche le tre sorelle italiane dell’Europa League, brave a finire imbattute la fase a gironi e pronte ora a dare battaglia alle altre contendenti.
La prima è ovviamente il Napoli, che al San Paolo ha disintegrato con un’altra manita – la seconda in Europa quest’anno – anche il Legia Varsavia. Sarri può sorridere: la sconfitta di Bologna non è stata altro che un incidente di percorso che non ha per nulla inceppato il suo meccanismo pressoché perfetto.
Gli azzurri hanno strapazzato i polacchi 5-2 anche senza Higuain e altri titolarissimi: a segno praticamente tutti, con la doppietta di Lorenzino Insigne, l’acuto di Chalobah e l’altra doppietta del “bistrattato” Dries Mertens.
Un’altra bella scarica di gol che vale, soprattutto, il record di questa manifestazione: il Napoli è infatti l’unica squadra ad aver terminato i gironi con 6 vittorie in altrettanti incontri. Le altre sono avvertite.
Finisce con meno vittorie, ma senz’altro imbattuta, anche la Lazio di Stefano Pioli: i biancocelesti ottengono un buon 1-1 in casa del Saint-Étienne. Alessandro Matri risponde ad Eysseric e salva se non altro la panchina dell’allenatore emiliano, vacillante dopo l’ultimo periodo per nulla fortunato in campionato.
La Lazio rifiata insomma e passa da prima in un girone nel quale ha fatto vedere buone cose: un pareggio appena prima di stasera, la beffa di Dnipro, e poi 4 successi convincenti. Ora i biancocelesti dovranno rituffarsi sulla Serie A per risalire la china e presentarsi poi a febbraio di nuovo carichi nel morale.
Vince infine la Fiorentina, cui bastava anche un pari col Belenenses: al Franchi la Viola fa anche meglio, battendo i portoghesi 1-0 col lampo di Babacar. Dopo l’ampio turnover prospettato alla vigilia, Paulo Sousa avanza quindi senza troppi affanni da secondo del girone, dietro al “suo” ex Basilea dominatore.
Colpite anche due traverse, che avrebbero potuto allargare il passivo, ma va bene così: la Fiorentina raggiunge l’obiettivo minimo e si rituffa ora sul campionato: domenica c’è la Juve; l’Europa League torna a febbraio, e per allora anche il miglior Rossi tornerebbe comodo.