Champions League, lunedì il sorteggio: cosa rischiano Juve e Roma?

Dopo la fase a gironi, la Champions entra nel vivo: lunedì il sorteggio che decreterà gli ottavi. Tanti rischi per Juventus e Roma: potrebbe esserci una vera big.

Lunedì a Nyon in Svizzera, ore 12.00, le squadre portacolori italiane nella massima competizione per club del continente conosceranno il loro destino. Il secondo posto nei rispettivi gironi non le mette di certo al riparo da scenari confortanti.

Questo l’elenco completo delle qualificate. Vincitrici dei gironi: Real Madrid (SPA), Wolfsburg (GER), Atlético Madrid (SPA), Manchester City (ENG), Barcellona (SPA), Bayern Monaco (GER), Chelsea (ENG), Zenit (RUS)

Seconde classificate: Paris Saint-Germain (FRA), PSV Eindhoven (OLA), Benfica (POR), Juventus (ITA), Roma (ITA), Arsenal (ING), Dinamo Kiev (UCR), Gent (BEL)

A mangiarsi le mani è soprattutto la Juventus, che proprio sul bello ha visto svanire la qualificazione da prima del suo gruppo, quello E definito ad agosto “girone di ferro”, uscendo sconfitta nel match-chiave di Siviglia. Finire davanti al City avrebbe significato per i bianconeri avere un accoppiamento più abbordabile.

E ora invece Max Allegri deve fare i conti con tantissimi pericoli, che hanno le sembianze di squadroni del calibro di Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid. Per nulla da sottovalutare anche l’Atletico, così come il Chelsea: i mourinhiani in Premier sono a livelli davvero scadenti, ma in Europa hanno tutte le carte in regola per contendere fino alla fine.

Davanti a tanta potenza calcistica, alla Juventus andrebbe di lusso pescare nell’urna una fra Wolfsburg e Zenit: squadre certo non trascurabili per rendimento e pericolosità, ma meglio di tutte le altre.

Discorso praticamente analogo per la Roma, che a differenza della Juventus potrà pescare il Manchester City. Il sorteggio si presenta arduo anche per i giallorossi, che però hanno due campanelli d’allarme: le 17 reti subite finora in Champions, un autentico record come è da record il punteggio più basso che ha consentito agli uomini di Garcia di arrivare agli ottavi (sei, come lo Zenit del 2013-14).

Nella capitale dunque sono tutt’altro che tranquilli: si sente ancora l’eco assordante dei fischi partiti l’altra sera all’Olimpico dopo lo 0-0 soffertissimo col BATE. Nonostante la qualificazione la Roma è tutt’altro che guarita: per la Champions che tornerà a febbraio i giallorossi dovranno aver sconfitto la malattia che li attanaglia.

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