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Premier League, Mourinho: stavolta è game-over, lui e il Chelsea si salutano

Alla fine Abramovich ha deciso: José Mourinho non è più il tecnico del Chelsea. La conferma arriva dal sito del club inglese: risoluzione consensuale del contratto.

Finisce quindi la seconda avventura del tecnico portoghese più chiacchierato del mondo sulla panchina del Blues: a Mou non è bastato aver firmato solo qualche mese fa il rinnovo del contratto che lo legava ai londinesi fino al 2019 e che gli garantiva una cifra complessiva da 40 milioni.

Le strade di Mourinho e del Chelsea, dunque, si separano ancora: la prima volta avvenne nel 2007-08, in quel caso con le dimissioni; anche allora la classifica dei Blues era parecchio deficitaria, ma non catastrofica come quella della Premier di quest’anno.

Il girone passato in Champions League non cancella l’onta di un 16esimo posto in campionato che sa di fallimento letterale, dopo il titolo vinto appena 6 mesi fa. Già la sconfitta nel Community Shield contro il nemico giurato di sempre Arsene Wenger aveva ferito l’orgoglio mourinhiano.

E infine il colpo di grazia gliel’ha inferto l’altro “nemico” Claudio Ranieri: fatale alla decisione il k.o. col sorprendente Leicester di lunedì sera, che ha aperto un’ulteriore crepa nel già fragile castello del Chelsea, apparso finora una specie di villaggio in balia dei saccheggi avversari.

Non solo, ma lo spogliatoio-Blues sembrava di fatto non seguirlo più già da quest’estate: il rapporto incrinato con alcuni suoi big, da Eden Hazard accusato di infortuni sospetti alla lite con Diego Costa, fino alla lite (anche legale) con la dottoressa Carneiro e alle accuse di complottismo rivolte ad arbitri e federazione hanno fatto il resto.

Troppo teso, il Mou: una tensione che ha fatto precipitare le cose a Stamford Bridge e spinto il patron russo a correre ai ripari. Con il comunicato ufficiale, comunque, il club londinese ha ringraziato con grande ammirazione il tecnico portoghese.

Questo il testo integrale: «Tutti al Chelsea ringraziano José per il suo immenso contributo da quando è tornato nell’estate 2013. Le tre Premier League, la FA Cup, la Community Shield e le tre Coppe di Lega vinte nell’arco delle due esperienze ne fanno il tecnico più vincente nei nostri 110 anni di storia. Ma sia José che la società concordano sul fatto che i risultati non sono stati abbastanza buoni in questa stagione e credono che sia nel miglior interesse di tutti prendere strade diverse. Il club desidera mettere in chiaro che con José ci si lascia in buoni rapporti, rimarrà sempre una figura amata, rispettata e significativa al Chelsea. La sua eredità a Stamford Bridge e in Inghilterra è fuori discussione e sarà sempre il benvenuto. Il club è ora concentrato nel far sì che la rosa, piena di talento, possa esprimere il suo potenziale e non ci saranno ulteriori commenti fino a quando non sarà nominato un sostituto».

Ora circolano le prime indiscrezioni sul sostituto: si parla di Guus Hiddink come traghettatore fino a fine stagione. Per l’olandese sarebbe un ritorno a Londra: nel febbraio del 2009 subentrò a Grant portando i Blues alla vittoria in FA Cup e alle semifinali di Champions.

L’altro nome è quello dello spagnolo Juande Ramos, famoso per il suo passato al Siviglia e con un’esperienza importante anche nel Real Madrid.

Mou, invece, per un po’ dovrà star fermo: riordinare le idee e sognare, magari, qualche altro gradito ritorno.

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